Hogwarts Gioco di Ruolo

3 Settembre

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Charles V. Seward
view post Posted on 16/2/2016, 00:35




Aveva impiegato quasi una settimana a organizzare quell'incontro..scegliere il luogo e contattare Beth era stato tutt'altro che semplice, alla fine però erano riusciti non solo ad accordarsi ma anche a dissimulare le loro tracce. Lui era entrato nel perimetro con un vecchio passaggio segreto per Hogsmeade e il resto lo aveva fatto a piedi. Era strano ma effettivamente la Stamberga era il posto più sicuro dove potevano vedersi. Charles stava ancora fissando gli ultimi incantesimi protettivi, quando Elizabeth arrivò.
Lui era in mezzo alla diroccata sala che faceva da ingresso alla vecchia casa di stile vittoriano. Tutto attorno a loro era ligneo e spoglio, abbandonato. Per quanto fosse deprimente e quasi inquietante, quell'atmosfera non impedì a Charles di guardare Elizabeth col più trasparente sguardo di sollievo. Gli era mancata molto.
- 'sera Fawcett.. -
 
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Elizabeth Fawcett
view post Posted on 16/2/2016, 12:07




Non le piaceva la strada che portava alla Stamberga Strillante, perché era inquietante esattamente come la Stamberga stessa; nonostante questo, camminava abbastanza velocemente per il cunicolo pieno di spifferi e ragnatele, con il cuore che le batteva più forte del normale e la mente proiettata su Charles, che avrebbe visto di lì a poco.
Non era stato facile riprendere la solita routine, né concentrarsi sulle strategie organizzate a Lochmarne: cominciava a sospettare che non potesse riuscire a fare tutto e la stanchezza fisica e mentale cominciava già a farsi sentire. Non sapere dove fosse Charles né se stesse bene e questo aveva contribuito a rendere tutto ancora più incerto e stressante, dunque la prospettiva di poterlo finalmente incontrare poneva rimedio alla cosa che la tormentava di più.

Lo trovò in mezzo alla sala della casa diroccata: stava bene, almeno era tutto intero e aveva il solito sguardo in viso. Questo in parte la sollevò.
-Ciao!-
gli sorrise e si tolse una ragnatela che sentiva sui capelli, prima di avvicinarsi; gli era mancato davvero, non si vedevano da parecchio.
L'espressione di Beth si contrasse appena, prima di dare ascolto al suo istinto e quindi abbracciare Charles.
-Non potevi proprio mandare tue notizie prima, eh?-
non lo disse con rabbia o risentimento, solo con un velo di rassegnazione: sapeva che non dipendeva totalmente da lui.

L'odore del ragazzo la avvolse e le venne in mente un bacio che si erano dati l'ultima volta che erano riusciti ad incontrarsi: non sapeva bene che situazione ci fosse tra di loro, sembravano effettivamente una coppia che non si era detta di stare di nuovo insieme.
Beth si tirò indietro dall'abbraccio dopo qualche attimo.
-Sembra tu stia bene-
disse, guardandolo, con un sorrisetto.
 
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Charles V. Seward
view post Posted on 16/2/2016, 17:01




-Non è esattamente una passeggiata, Fawcett..poi se tu non lavorassi nel posto più sicuro di tutto il Regno Unito, aiuterebbe- la trattenne tra le sue braccia per qualche secondo di più dopo che lei già spostò le mani per allontanarsi. Rimase vicino e posò entrambe le mani all'altezza dei gomiti di lei, risalendo fino al collo dove posò le mani con naturalezza. La guardò in viso e sorrise in maniera rilassata.
-Sì, ora sì..-
Soffermò lo sguardo in quello di Beth per diversi attimi, solo dopo una tacita conferma si chinò quel poco che gli bastò per baciarla. A quel punto rimandò i discorsi seri, rimandò anche quelli sciocchi. La baciò e basta, a lungo. Bastò a restituirgli tutto il malessere che aveva vissuto in quelle settimane.

Sistemò gli incantesimi di protezione, ora che entrambi erano lì e non aspettavano altri.
Passò con Beth nel salotto, lì il soffitto non era così alto e il calore che si sprigionava dal caminetto acceso da lui stesso una mezz'ora prima avvolgeva meglio l'ambiente. Era davvero tetro là dentro, eppure nella penombra illuminata da un focolare qualsiasi arredamento poteva andar bene e a quella catapecchia in vecchio stile vittoriano donava quasi.
- Sei tu la donna..come si dà una pulita a questo coso? - Charles indicò il divano davanti al camino con un cenno del capo, aspettando che lei lo raggiungesse
 
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Elizabeth Fawcett
view post Posted on 16/2/2016, 18:54




Il bacio di Charles la confuse appena, la rilassò e la emozionò insieme, come ogni santa volta. Mentre lui le accarezzava il viso, lei doveva avergli passato le dita tra i capelli alla base del collo; Beth trovò le dita effettivamente lì, ma non aveva guidato le mani consapevolmente. Era assurdo che dopo tutto quel tempo, lui avesse ancora quel potere su di lei: la situazione di distacco forzato, tutto sommato, aveva quel piccolo punto positivo.

Beth strinse appena le labbra, quando lui le parlò delle pulizie.
-Bah...-
esclamò, scettica, prima di prendere la bacchetta e agitarla un paio di volte verso il divano; gli incantesimi di pulizia non erano il suo forte, in realtà.
-Come se non avessi una bacchetta anche tu...-
detta quella frase, si avvicinò al caminetto e avvicinò le mani al calore sprigionato dalle fiamme, cercando di scaldarsele: erano davvero congelate. Dopo qualche attimo si sedette comoda direttamente sul divano e sentì un chiaro rumore provenire dal sofà.
-Ah, fantastico!-
esclamò, sbuffando un sorrisetto.
Cercò lo sguardo di Charles e un momento dopo gli si fece più vicino, poggiando una mano su una gamba di lui.
Sapeva che a Charles non piaceva parlarne, ma lei doveva sapere cosa stava bollendo nel pentolone della Fratellanza, a cosa stavano lavorando e se lui fosse al sicuro, anche se non lo era mai in realtà.
-Cosa succede dall'altra parte?-
domandò direttamente, guardando prima verso il fuoco e poi negli occhi brillanti di lui.
 
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Charles V. Seward
view post Posted on 17/2/2016, 10:02




Sedette sul divano, poggiato tra lo schienale e il bracciolo laterale. Era parecchio che non si rilassava e la postura abbandonata lo tradì in tal senso. Mentre si passava la destra sul viso con un sospiro, sorrise con ancora gli occhi chiusi contro le sue dita, il commento di Beth dopo il rumore del divano l'aveva divertito.
-Io non sono stato..rimani solo tu-
Accavallò la caviglia destra sul ginocchio sinistro e sporse il braccio destro per cercare Elizabeth così da cingerla accanto a lui e quando lei gli posò la mano sulla gamba lui la prese istintivamente nella sua sinistra; aveva evidentemente notato che avesse freddo mentre lui era lì da più tempo e aveva avuto modo di scaldarsi.
-Ho conosciuto l'uomo che ha creato il composto che conferisce magia al sangue babbano. - scosse lentamente la testa
-..la sua identità però è tenuta nascosta. Lo chiamano l'Alchimista. Il siero attuale per lui era solo un primo tentativo, ci sta continuando a lavorare per correggere i..difetti- babbani impazziti, o morti o irreparabilmente confusi non si potevano contare sulla punta delle dita.
-E'..un genio, non ci metterà molto- d'altra parte fino a poco tempo prima era considerato impensabile che un babbano potesse anche solo lontanamente manifestare della magia dopo qualsiasi tipo di esperimento. Lui aveva creato un modo di cambiare le carte in tavola e poteva vantare di aver creato una razza. Una razza che per Charles era inaccettabile..già non gradiva i Mezzosangue, figuriamoci la prospettiva di riempire il Regno Unito con una moltitudine che avrebbe praticamente estinto i Purosangue.
- E' stato per fornire a lui materiale per lavorare, il motivo del saccheggio del laboratorio dove lavorava la Berry..- aggiunse.
-Per la Fratellanza in generale..-
C'era qualcos'altro..qualcosa di pressante che stava ancora valutando se dire o no, a premergli sulle labbra e prima di quello, sulla coscienza. Eppure c'erano cose che aveva bisogno di sapere prima di esporsi a tal punto.
- Quanto è organizzata la comunità di Mcguffin..? - sapeva poco riguardo il gruppo, solo che era grande e impossibile da trovare senza che l'uomo che l'aveva fondato lo permettesse.
- Avevi detto che quando eravate solo tra voi avevate preso una Tipo 0 per esaminarla. - in generale l'avevano presa per proteggerla e aiutarla, ma per Charles non faceva chissà che differenza
- C'è qualcuno che se ne occupa, lì? -
Beth tentennò ma poi gli spiegò che c'erano state delle missioni per cercare dei Tipi 0 così da controllare le nascite della Prima Generazione ma erano state poi annullate a causa del mancato antidoto per i sintomi che manifestavano i soggetti..creavano così tanto scompiglio che rischiavano di mettere a repentaglio la sicurezza del luogo. La ragazza aggiunse che ora che l'antidoto che avevano ideato Emma e Sophia era stato presentato ad altri esperti nel campo, era in via di perfezionamento ed Eli era incline a riprendere la ricerca di Tipi 0.
- Quando diventano troppo imprevedibili, molti vengono portati in un centro di controllo. Non te lo nego, sembra un manicomio, ma più pericoloso.- rivelò, ora guardando negli occhi di Beth mentre parlava. C'era qualcosa nel poterla stringere e avere accanto senza doversi preoccupare di nulla, anche solo per qualche ora, che lo rilassava immensamente
-C'è un trasporto tra due giorni..ci sono anche donne già predisposte per dare alla luce neonati di Prima.-
 
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Elizabeth Fawcett
view post Posted on 17/2/2016, 11:38




Un primo tentativo...quello era stato un primo tentativo.
Le rivelazioni di Charles le rigiravano nella mente talmente ostinatamente, che dovette fare più attenzione del solito per mettere da parte quell'informazione e concentrarsi sul resto che lui le stava dicendo.
Si voltò verso di lui con la fronte corrugata e con l'accenno di un sentimento di rabbia negli occhi.
-Come si ferma questo genio bastardo?-
domandò, con fervore, anche se immaginava che Charles non avesse una risposta.
-Be', la comunità è ben organizzata, in attacco, in difesa, per la ricerca e per l'addestramento. Siamo divisi in gruppi e ognuno ha un compito specifico, poi ovviamente gli addestramenti preparatori sono per tutti-
Beth cercò di spiegare brevemente e di essere esaustiva; sorvolò su quale gruppo credeva di aver scelto lei.
-Certo, ci sono delle strutture proprio per accogliere Tipi 0 o comunque chiunque abbia avuto un tipo di contagio. Qualcuno è venuto chiedendo aiuto, negli ultimi tempi...-
aveva notato quanto le persone con sangue o geni misti avessero problemi ad essere stabili, mentalmente, fisicamente, emotivamente o chissà cosa altro: dipendeva da come ognuno reagisse alle nuove caratteristiche e in parte anche dai geni toccati, sembrava.
Quando ascoltò le ultime parole di Charles, lo guardò di nuovo, tra lo shock e la rabbia.
-Che bastardi!-
non riuscì a rimanere seduta, dovette alzarsi e battere il palmo di una mano sulla pietra fredda e spessa del caminetto acceso.
-Evidentemente il siero allora funziona...i Tipi 0 o i contagiati che sono dai noi non hanno mai reazioni troppo imprevedibili-
lo disse con rabbia ancora latente, nonostante la conferma positiva della funzionalità della formula.
Beth si voltò verso Charles di nuovo, riportando alla memoria le sue parole.
-Tra due giorni, hai detto?-
lui confermò e a Beth vennero in mente mille cose da fare prima: avrebbe dovuto informare immediatamente Eli e Damien, parlare con Hanna, la responsabile degli Svelatori, perché fossero pronti; c'era da preparare un piano e da ampliare i locali in cui ospitare le persone contagiate, c'erano da organizzare molte cose.
Beth guardò di nuovo Charles e capì che lui sapeva esattamente cosa le passasse per la mente in quel momento, capì anche che le stava chiedendo di scordarsi tutto per quel poco tempo che avevano da passare insieme. Anche lei la voleva, dopotutto, un po' di pace.
Beth sospirò e si sedette di nuovo, vicino al ragazzo.
-Hai già passato le informazioni a Damien?-
gli domandò, passandogli le dita tra una tempia, uno zigomo e una guancia.
 
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Charles V. Seward
view post Posted on 17/2/2016, 12:09




Confermò con un cenno ampio del capo l'osservazione di Beth
- Sono in grado di interagire con la magia senza nulla. L'Alchimista ha trovato il principio che determina il gene magico ma non l'ha perfezionato al punto da veicolarne il controllo in una bacchetta. -
sospirò
- Quasi nessuno riesce a controllarlo e alcuni hanno troppa energia da gestire. Durante una crisi una Tipo 0 ha rinviato al muro dieci di noi solo tendendoci due mani contro. -
Quando le parlò dell'Asilo, osservò Beth alzarsi, non pareva stupito dalla sua reazione..la conosceva bene.
Prese la mano di lei nella sua e vi lasciò un breve bacio, poi si alzò a sua volta. Andarono insieme verso il focolare e lui posò le mani contro la trave lignea che lo sovrastava.
- Sta organizzando un incontro con Mcguffin..ne parleremo allora.. -
 
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Elizabeth Fawcett
view post Posted on 17/2/2016, 13:14




Beth annuì, piano, senza dire nulla, mentre il suo sguardo e le sue dita seguivano le imperfezioni della pietra di quel focolare. Una domanda le girava nella testa, anche se non era sicura ci fosse una risposta neanche per quel dubbio.
Sospirò appena, prima di farla a Charles:
-Sai se hanno nessun sospetto su di te?-
domandò, con un tono diverso: quello non riguardava solo la strategia o le informazioni che potevano ricevere da una talpa, per lei riguardava la sicurezza di Charles. Sapeva che lui era in gamba, sapeva come muoversi in quell'ambiente, a volte la inquietava la recitazione del ragazzo, anche se non le faceva più venire alcun dubbio sulla posizione di lui, ormai.
-Damien ti vuole presentare ad Eli, vero? Come tapa ufficiale-
Damien non glielo aveva detto, ma sarebbe stata una mossa sensata e da Damien.
 
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Charles V. Seward
view post Posted on 18/2/2016, 08:55




Rimase dapprima in silenzio, in risposta. Scosse piano il capo e pareva fosse davvero sicuro di quella risposta, nonostante l'esitazione che aveva avuto nel darla.
- E se riesco a dosare le informazioni, la situazione dovrebbe rimanere tale.-
Confermò la seconda domanda di Elizabeth con un cenno del capo. Girò il capo per guardare in viso Elizabeth; i suoi occhi indugiarono parecchio sul profilo grazioso della giovane.
Un sorriso dapprima addolcito, che lei non poté vedere, si fece spavaldo tempo che lei si girasse per guardarlo.
- Quanto ti preoccupi per me, Fawcett. Rischi di darmi troppa soddisfazione.-
minimizzò la sua stessa battuta facendo un cenno del capo verso Beth, come per voler cambiare discorso su qualcosa che trovava più serio.
- A scuola come va? Mi sembra di non sapere più niente di quello che ti succede-
in effetti era così
-E principalmente non voglio sapere della scuola quanto più di quanto pericoloso sia qualsiasi cosa tu faccia in quel gruppo..ma per correttezza non chiederò niente per ora.-
voleva ricevere le giuste informazioni quando avrebbero deciso di dargliele, senza indagare oltre. Non poteva fare a meno di preoccuparsi per lei, tuttavia.
 
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Elizabeth Fawcett
view post Posted on 18/2/2016, 13:19




Reagì, sollevando appena lo sguardo, con un leggero sorrisetto ad accompagnare quell'espressione in parte sarcastica.
-Odio darti troppa soddisfazione-
commentò, voltandosi con tutto il corpo verso di lui, poggiando la spalla e il braccio contro la pietra del focolare.

Abbassò appena lo sguardo dopo l'ultima frase del ragazzo, stringendo appena le labbra: era assurdo come lui sembrava leggerle la mente, sapendo sempre e costantemente cosa la preoccupasse o cosa le passasse per la testa.
- A scuola va davvero bene...ormai mi sono anche affezionata alle piccole pesti. Il preside dice che a volte sono un po' troppo...diretta, quando parlo, ma insomma! Dovrebbe essere una qualità apprezzata-
disse, anche se un sorrisetto prese vita sul suo viso, dopo aver scambiato un'occhiata con Charles: lui pareva sicuro di quale tipo di chiarezza parlasse il preside.
-Ti devo raccontare della lezione di due settimane fa!-
esclamò poi, ricordandosi di quell'avvenimento al'improvviso. Cominciò a raccontare di come uno dei ragazzini del secondo anno si fosse svegliato e di come avesse scoperto un talento per la Trasfigurazione. Si era talmente emozionato però, che ad un certo punto aveva iniziato a trasfigurare qualsiasi cosa nella classe: ad un certo punto di erano trovati con una ventina di uccellini chiassosi in aula, un pellicano enorme, tre cappelli parlanti e dodici gnomi.
Prese a ridere, mentre raccontava e pian piano si fece più seria, con in mente la seconda domanda del ragazzo.
-Sono nel gruppo dei Resistenti. Il gruppo più attivo. Quello che combatte insomma-
glielo disse in modo appena teso, guardandolo in viso.
 
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Charles V. Seward
view post Posted on 18/2/2016, 17:17




Mentre lei raccontava, Charles sorrise solo inizialmente per la scena da lei descritta; il suo sguardo si fece di poco più assorto un attimo dopo. Gli sembrava passato moltissimo tempo da quando erano stati loro, a frequentare Hogwarts.
Quando il discorso si spostò al gruppo di cui era entrata a far parte Elizabeth, Charles si era appena chinato verso il focolare per ravvivare l'incantesimo in esaurimento con un colpo di bacchetta. Non sembrava stupito, tuttavia qualcosa lo turbò, perché il suo sguardo si fermò severo nelle fiamme e le dita strinsero più forte la bacchetta, mentre riponeva questa nell'interno della giacca.
- Non c'è proprio altro, che puoi fare..-
Borbottò come se fosse una domanda ma già con rassegnazione nella voce. Quando si rialzò dritto incrociò lo sguardo di Beth e lo riconobbe, le rispose senza che lei dovesse dire nulla.
-Fawcett non è perché dubito che te la possa cavare..-
Poggiò la destra sopra l'asse superiore del focolare, dietro e appena sopra il capo di Elizabeth.
- è perché..cosa vuoi che faccia se mi ritrovassi faccia a faccia con te là fuori?-
 
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Elizabeth Fawcett
view post Posted on 18/2/2016, 19:19




Lo guardò più a lungo di quanto aveva immaginato di fare, perché la domanda l'aveva colta di sorpresa; non aveva pensato minimamente a quella possibilità, neanche per un momento.
Corrugò la fronte, prima di abbassare lo sguardo dagli occhi di lui, al suo petto e infine a terra. Aprì la bocca, ma ci mise un po' a rispondere.
-Fingo di attaccarti e poi tu fuggi da un'altra parte?-
propose lei: sapeva che non era da considerare per lui la prospettiva di attaccarla, neanche per simulazione.
-Ti vanterai sempre della tua bravura, non rimarranno stupiti se andrai a cercare Barker per duellare, invece che me-
lo disse con un ché di scherzoso nella voce, ma guardando Charles forse non era lo spirito giusto quello.
Beth allora scosse appena la testa, come a sminuire quello che aveva detto, e poggiò una mano sulla schiena di Charles.
-Farò in modo di sparire, in caso...o comunque di spostarmi dalla tua traiettoria-
provò di nuovo
-Non ce la faccio a stare in comunità ad aspettare, pur lavorando in altri gruppi. Devo tenermi occupata sempre e...così sento di essere attiva, di fare effettivamente qualcosa-
concluse, accompagnando la fine della frase con un sospiro e con una carezza sulla schiena di lui.
 
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Charles V. Seward
view post Posted on 20/2/2016, 17:02




Lo sguardo dell'uomo si soffermò sugli occhi di lei solo per qualche secondo, quando lei prese a rispondere questo si spostò, andando sopra l'altezza del capo di lei. Sembrava a metà tra il preoccupato e il rassegnato. Charles deglutì infastidito e riabbassò il viso per guardare Beth negli occhi.
Aveva l'aria di chi avrebbe avuto da controbattere, ma si stava trattenendo per soppesare le parole di lei.
- Hai già fatto tanto, Fawcett, e anch'io ho fatto la mia parte. - disse dopo diversi secondi di silenzio. Sondò negli occhi di lei prima di continuare ma senza aspettare conferma di nessun tipo proseguì
- Non vorrai aspettare che le cose tornino come prima, potrebbero volerci anni..e rischieresti tutto per una situazione che ormai è così? Esisterà sempre qualche ingiustizia e qualche violenza, la tua vita vale quanto la loro, Va vissuta in pace lontano dai problemi..perché tu invece vuoi buttartici in mezzo? - era calmo ma si notava nella sua voce e nell'espressione del viso una tensione che si portava dentro da molto. Charles non aveva mai avuto il senso di giustizia di Elizabeth o la caparbietà di Damien nel mettere a posto ciò che era sbagliato o il coraggio di Isabel. E non aveva mai finto di averne.
 
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Elizabeth Fawcett
view post Posted on 22/2/2016, 18:57




Cercò di rimanere calma, mentre Charles le faceva quel discorso, ma presto sentì un certo fastidio prenderle lo stomaco; quella tentazione l'aveva già considerata, ci aveva combattuto anche, perché la voglia di fregarsene e starsene un giorno interno, una settimana, un mese continuativo con Charles, con la sua famiglia, con gli amici, era davvero forte. Specialmente per quanto riguardava l'uomo che amava. Erano sempre costretti a osservare l'orologio o a guardarsi le spalle, quando si vedevano, era eccitante e frustrante insieme. Ultimamente stava diventando meno gestibile per Beth, perché aveva intorno Damien, con la sua piccola bambina nata da pochissimo e una famiglia appena iniziata, aveva Claire e Rick, così forti e sempre insieme, aveva Aiden e Sophia, così complici e uniti. Ovvio che a Beth cominciasse a mancare il provare un aspetto simile.
Proprio perché aveva pensato a tutto questo, l'irritazione che provava in quel momento era più intensa.
-Mi ci butto in mezzo perché mi riguarda, CI riguarda!-
gli disse, corrugando appena la fronte
-Non ce la farei a vivere in pace, sapendo che fuori dalla porta c'è una minaccia simile, uno schifo che forse avrei potuto fermare-
a questo punto spostò lo sguardo in quello di Charles
-Io...vorrei a volte lasciar stare tutto e sparire...con te. Ma poi? Non so se potrei vivere col pensiero di non aver fatto nulla, quando invece avrei potuto. Non voglio lasciare questa merda ai nostri figli-
disse quella frase con naturalezza, compresa l'ultima parte, che lasciò appena stupita anche Beth stessa.
-Nel senso, figli in generale...se...decideremo di averne e...be', future generazioni, insomma!-
lo disse quasi sulla difensiva e quasi fosse appena nervosa. Non avevano parlato molto di quell'argomento, ma per lei andava bene: il periodo che avevano vissuto era stato talmente complicato...
 
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Charles V. Seward
view post Posted on 22/2/2016, 22:56




Guardò oltre il capo di Beth e sbatté piano il pugno alla testata del focolare; lentamente, come se fosse più rassegnazione che rabbia. La voce di lei si alzò di conseguenza, come d'altronde lui sembrava aspettarsi. Abbassò lo sguardo in quello di lei, nel sentire che anche Beth a volte pensava al suo stesso desiderio; così lei vide nettamente quello stesso sguardo cambiare nel momento in cui fece riferimento a dei loro eventuali figli. L'espressione di Charles si appiattì in un palese stacco di stupore, come se fosse stato colto alla sprovvista.
Abbassò il capo, evitando lo sguardo di Beth per un attimo nonostante lei avesse ripreso a parlare. Stette in silenzio qualche secondo, forse quasi un minuto. Rimase davanti a lei, vicinissimo a lei tanto che le loro fronti si sfioravano quasi. L'uomo sospirò e chiuse gli occhi, poi accostò la fronte a quella di Elizabeth.
- Quando c'ero anche io. non era niente. Ora sono quasi tre centinaia di persone e parlo solo di quelli da combattere a bacchetta, neanche dei sostenitori che hanno pronti a sostenerli con altri mezzi. - non era un caso, che i giornali non accennassero nemmeno alla situazione attuale e coprissero qualsiasi evento e tragedia con una scusa o un'altra.
Gli occhi di Charles cercarono con decisione quelli di lei
- Se mi dici che obiettivamente credi che il vostro gruppo abbia delle possibilità di contrapporsi con successo a loro, sono disposto quanto te a fare la mia parte. Darei.. - si passò la lingua tra le labbra con un gesto secco, era chiaro che gli costasse il giusto peso prendersi la responsabilità di quelle parole
-morirei anche..per l'occasione di avere una vita e una famiglia con te qui. Una vita normale come quella che abbiamo vissuto noi..la..noia tremenda mentre si aspettano gli undici anni, poi finalmente Hogwarts, dove la preoccupazione più spaventosa dev'essere perdere il prossimo incontro di Quidditch, passeggiate per Diagon Alley senza chiedersi se esploderà un negozio da un momento all'altro. Ma Fawcett, capisci che intendo? L'opportunità! Non una possibilità su cento, devi dirmi se per te c'è la reale probabilità di avere la meglio.-
 
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21 replies since 16/2/2016, 00:35   142 views
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