Hogwarts Gioco di Ruolo

15 aprile

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Damien Barker
view post Posted on 19/9/2015, 08:52




Prima che venisse data libertà ad un qualsiasi detenuto di un penitenziario severo come Azkaban, questo veniva sottoposto ad interrogatori che verificavano il suo stato mentale, superato il periodo di prigionia. Charles era nella sala inteerogatori da poco meno di un'ora. Il Quartier Generale degli Auror era un posto cupo e austero, solo pochi che non erano del mestiere avevano la possibilità di avere accesso a quell'edificio. Damien aveva fatto uno strappo alla regola nel portarsi dietro Beth quella mattina ma le aveva chiesto lui stesso di venire. La ragazza aveva aspettato da sola nel corridoio fuori la sala interrogatori per diversi minuti, Damien uscì dalla sala e la raggiunse solo dopo una mezz'ora e a quel punto stava ad entrambi aspettare, perché l'interrogatorio stava andando avanti con altri Auror di gradl superiore.
L'uomo notò che Beth era nervosa e non la biasimò per esserlo..non aveva neanche ancora fisicamente visto Charles e la cosa doveva innervosirla; sapere che era lì a pochi metri dentro un'altra stanza senza che potesse raggiungerlo e vedere come stava doveva essere spiacevole.
- Fin'ora gli hanno solo letto i suoi diritti.- le disse, prima di sbuffare un sorriso, dimostrando che stava solo sdrammatizzando
- Scherzo..non ci vorrà molto.- aggiunse tranquillo. In effetti tranquillo non era, perché anche per lui l'uscita di prigione di Charles aveva un'importanza particolare..era un passaggio chiave, quasi. Il motivo tuttavia non era ancora importante da tirare fuori con Beth, l'avrebbe solo fatta incazzare. E poi non sapeva ancora se poteva fidarsi di Charles tanto da coinvolgerlo nel loro Ordine. Le pareti e il pavimento di quell'edificio erano di ossidiana nera. Era piuttosto pesante e le luci azzurrine che mantenevano l'ambiente illuminato non erano di grande aiuto riguardo alleggerire l'atmosfera.
Damien arricciò le labbra mentre guardava nel vuoto davanti a sé. Si rivolse a Beth, seduta accanto a lui, senza guardarla
- Che dici di Virginia? Virginia Barker..- la data prevista per il parto non era poi così lontana, Damien era palesemente emozionato all'idea, anche senza che lo desse a vedere. Il suo modo di fare rilassato, quasi passivo, non impediva a chi lo conosceva bene di capire quanto fosse felice di diventare padre.
 
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Elizabeth Fawcett
view post Posted on 19/9/2015, 12:00




Beth tirò l'ennesimo sospiro nervoso della mattinata ed era talmente tesa che sentiva lo stomaco terribilmente contratto,così come le spalle. Non pensava che fosse una buona idea essere lì; vedere Charles dopo tutto quel tempo non sapeva che effetto le avrebbe fatto e aveva quasi paura di quello che avrebbe provato. D'altra parte, quando Damien le aveva proposto di andare, non aveva saputo rifiutare.
-Cosaa??-
Allargò gli occhi, quando Damien le disse che non avevano neanche cominciato con le pratiche per l'uscita, ma l'espressione successiva di lui e le sue stesse parole le confermarono che stava solo scherzando; apprezzava che il ragazzo stesse cercando di alleggerirle quella situazione, anche con il suo tono più tranquillo, si sentiva effettivamente un po' meno in ansia. Gli fece una specie di smorfia, prima di sorridere.
Quando Damien le parlò di nuovo, Beth rivolse gli occhi e l'attenzione al viso del ragazzo.
-Virginia...è un bel nome! Fa anche potente con il cognome vicino-
Gli disse, con un sorrisetto; stava cercando di ignorare il cuore che le andava a mille.
-Lo avete scelto insieme o...?-
Chiese alla fine
 
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Damien Barker
view post Posted on 19/9/2015, 20:47




Damien scosse la testa con tranquillità.
-No, stiamo buttando giù qualche idea. Zach le ha consigliato un sacco di nomi strani..di città italiane, non lo so.- sbuffò un sorriso divertito e addolcito
-Lei ora è nel periodo degli sbalzi quindi a volte le stanno a genio nomi assurdi, altre volte li trova improbabili quanto me..bisogna vedere come prenderla- mantenne per un po' quell'espressione rilassata che aveva quando parlava di Emma.
Damien si girò verso Beth e sondò per qualche momento la sua espressione, come a soppesarne lo sguardo. Quando lei lo guardò di rimando si affrettò a parlare, prima di innervosirla.
- Non devi restare per forza. - disse in tono tranquillo.
-Non gli ho detto che sei qui- aggiunse, dato che effettivamente lui aveva già visto Charles. Era diverso dall'ultima volta..più magro e con meno spavalderia nello sguardo..ma manteneva la sua solita facciata nonostante tutto. Quando Damien tirò fuori la bacchetta e evocò un incantesimo attorno a loro, era chiaro che volesse che le loro parole rimanessero tra loro.
- Non è stato contattato dalla Fratellanza..credo che non vogliano rischiare per ora, considerato che sarà monitorato per un certo periodo..- le confidò, sia perché si trattava di Charles, sia perché Beth era diventata praticamente sua seconda in comando nella missione del loro Ordine.
-Non abbiamo parlato di come siete rimasti. - affermò come per voler introdurre con calma l'argomento. Normalmente non si sarebbe mai introverso ma per lui la cosa importante era l'Ordine più di tutto il resto e se il suo piano era di coinvolgere Charles, prima di parlarne a Beth voleva almeno sapere come vedeva lei in generale il fatto che lui sarebbe tornato in circolazione di lì a breve
 
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Elizabeth Fawcett
view post Posted on 20/9/2015, 10:23




Sbuffò una risata,quando Damien parlò degli sbalzi di umore della moglie e sentì allo stesso tempo incrinarsi qualcosa dentro di lei. Guardare Damien rilassato e felice quando parlava di Emma o vedere lei emozionata e tranquilla quando parlava di lui, della loro figlia, della loro vita insieme, le creava una strana sensazione dentro: non era invidia, ma si cominciava a chiedere cosa volesse lei e se sarebbe stata in grado di avere quella stabilità e quell'equilibrio anche nella sua di vita. Paradossalmente, l'unica persona con la quale avrebbe potuto e voluto farlo era l'unica con la quale sentiva che non ce l'avrebbe mai fatta; un anno, non lo vedeva né sentiva da un anno, eppure era lì, a torcersi le mani e lo stomaco per il nervoso di vederlo uscire.
Quando Damien parlò, capì quanto la conoscesse e le venne da fare un sorrisino, prima di tornare più seria.
-Starei peggio a casa, te lo assicuro...-
I gesti successivi di lui, le fecero corrugare appena la fronte, ma poi comprese cosa Damien voleva fare. Era stanca di sentire quel nome "La Fratellanza"...se ne avesse avuto la possibilità avrebbe preso parte ad un'azione degli Auror solo per prenderli con le mani nel sacco e urlargli addosso quanto li odiasse.
Quella notizia, in ogni caso, la sollevò, mentre la domanda successiva di Damien la trovò impreparata.
Lo guardò e sollevò le spalle, arricciando le labbra carnose:
-Non lo vedo o sento da...tanto. L'ultima volta che sono stata qui, Charles mi ha consigliato di non venire più...-
Non doveva spiegare proprio ad un Auror che il ragazzo lo aveva fatto per la sua sicurezza.
-...non siamo rimasti troppo male, ma non ho idea di come la prenderò quando lo vedrò...-
Strinse appena le labbra
-È tutto troppo...-
Non finì la frase, ma dallo sguardo di Damien, l'aveva capita in ogni caso.
-Perché me lo chiedi?-
Doveva esserci un motivo,se Damien le aveva fatto quella domanda.
 
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Damien Barker
view post Posted on 22/9/2015, 14:20




Prese per buone le parole di Beth e chinò il capo in cenno affermativo; almeno aveva fatto la cosa giusta, a farla andare lì. Non spinse Beth a spiegarsi, sia perché poteva intuire la situazione, sia perché non aveva troppo senso chiedersi qualcosa che al momento lei non poteva neanche sapere con precisione. Damien soppesò la serietà di Beth nel fargli quella domanda, per capire se risponderle con leggerezza o dire la verità
- Io l'ho visto spesso. Sinceramente, ho fiducia in lui. Qualsiasi cosa siate adesso.. quello che eravate in passato l'ha cambiato.- Charles e Damien avevano avuto un rapporto piuttosto complicato. I primi anni di scuola l'avevano passati ad avere frequenti scontri, poi si erano trovati inspiegabilmente affini e addirittura amici, fino ad essere molto vicini durante gli ultimi due anni. Finita la scuola si erano separati quasi del tutto e poi era successo quello che era successo. In qualche modo sentiva di conoscerlo, nonostante tutto. Elizabeth aveva sempre avuto potere su di lui..lo portava a fare ciò che era meglio e non ciò che gli dava tornaconto.
- Non mi dispiacerebbe il suo aiuto. - concluse, senza specificare altro. Lasciò capire a Beth che si riferiva all'Ordine ma non accennò neanche lontanamente al ruolo che avrebbe voluto affidare a Charles. Lei non l'avrebbe mai approvato
 
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Elizabeth Fawcett
view post Posted on 22/9/2015, 18:36




Beth strinse le labbra carnose con un velo di amarezza, quando Damien parlò, ma nom aveva capito ancora dove volesse arrivare, cosa che il ragazzo chiarì nell'ultima affermazione.
A quel punto Beth corrugò la fronte, ci mise un po', ma poi puntò lo sguardo in quello chiaro dell'Auror; era confusa e quella risposta sembrava non bastarle.
-Aiuto in che senso?-
Damien la guardò appena più intensamente e pareva indeciso su come continuare.
-Che cos'hai in mente, Dam?-
Glielo chiese direttamente, corrugando ancor di più la fronte.
 
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Charles V. Seward
view post Posted on 22/9/2015, 18:58




La leggerezza che provava nel non trovarsi più nell'aria densa e opprimente di Azkaban era indescrivibile, era come se qualcuno gli avesse tolto di dosso cinquanta chili e dieci anni di vita. Avrebbe voluto correre per giorni senza fermarsi mai. Doveva superare quegli interrogatori e questo voleva dire non solo dimostrare di essere meritevole dell'accorciamento di pena che gli era stato concesso dopo appelli e appelli, ma in più doveva stare molto attento a cosa diceva, perché non poteva escludere che all'interno di quell'edificio ci fossero membri della Fratellanza. Sapeva fin troppo bene come lavoravano, anche se erano cresciuti a dismisura in quegli ultimi anni.

Damien stava per rispondere, senza ben sapere cosa dire, quando le porte della sala si aprirono, lo sentirono entrambi nonostante il corridoio che li divideva dalla stanza.
- Niente di urgente..per ora non sa nulla comunque, quindi ne parleremo più in là. - si alzò, pronto per prendere in custodia Charles al posto degli Auror che lo avrebbero scortato, una volta uscito.

Quando finalmente le domande, i documenti e tutto il resto finì, a Charles furono tolti di dosso gli incantesimi di restrizione. Gli venne consegnata una bacchetta rintracciabile direttamente dal Ministero per ogni minimo incantesimo che avrebbe evocato; il legno e la fattura erano ben conosciuti in società, era praticamente il biglietto da visita del detenuto di Azkaban. Quando gli venne data la possibilità di lasciare l'edificio e venne scortato fuori dalla Sala interrogatori, l'uomo esalò un sospiro di sincera liberazione. Il vuoto che gli avevano lasciato dentro interminabili anni sotto giogo dei dissennatori gli impediva di dare un nome a quello che provava, ma era quanto di più vicino alla gioia potesse conoscere. Aveva un gran bisogno di vedere Elizabeth..non aveva pensato ad altro in quei giorni che lo avevano separato dal suo rilascio. Non avrebbe potuto certo immaginare di trovarla lì..a nessun visitatore era permesso entrare e in più lei certamente doveva trovarsi ad Hogwarts in quel momento. Eppure quando attraversò l'androne dell'edificio, dove lo lasciarono gli Auror recluta che lo scortavano, la vide proprio lì, lontana da Damien che si era avvicinato per superarlo e parlare alle reclute che erano dietro di lui. La sensazione di uscire in libertà diventò nulla a confronto con cosa provò Charles nel vedere Elizabeth. Una risata sbuffata e sorda gli proruppe dalle labbra prima ancora che riuscisse a parlare. Senza indugio avanzò verso la ragazza..avrebbe voluto stringerla, alzarla da terra, baciarla come un pazzo..eppure qualcosa in lei gli impedì di farlo; come una sensazione che lei gli mandò senza dire una parola. Si fermò a qualche passo da lei
- Fawcett..- le sorrise, sembrava quasi quello di un tempo, non fosse stato per lo sguardo visibilmente diverso, provato e stanco. Allargò di poco le braccia e le lasciò ricadere lungo il corpo, sciupato ma ancora tenace in qualche modo
- Pare sia libero.. - non poté nascondere un sorriso sospirato..dirlo ad alta voce, e dirlo a lei, era più rilassante di quanto si aspettasse
 
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Elizabeth Fawcett
view post Posted on 22/9/2015, 20:19




Si voltò quasi in automatico verso la porta, quando la sentì schiudersi, e sentì in un lampo il cuore in gola. Tornò a guardare Damien, quando le rispose, ma non riusciva più di tanto a seguire ancora quel discorso, ora che sapeva che Charles era a pochi passi da lì. Damien si allontanò e lei sentì il collo irrigidirsi; sbuffò un sospiro e cercò di ignorare il cuore che le martellava in petto. Poi lo vide e il suo stomaco si rivoltò: sorrideva verso di lei, era sciupato e stanco, ma quello sguardo...la inchiodava a distanza di tutto quel tempo e la rendeva nervosa, nel bene e nel male. Beth sentiva il corpo rigido e in tensione e quando Charles si avvicinò con quel modo di fare, sentì che sapeva esattamente cosa voleva fare: abbracciarlo e stringerlo fino a sentire il suo corpo a contatto. Gli era mancato talmente tanto il poterlo anche solo toccare o guardare, che prima aveva cercato di dimenticare e poi di recuperare ogni singolo ricordo. Per qualche motivo non lo toccò neanche, però.
Si era messa in piedi, appena lo aveva visto avvicinarsi, e ora lo guardava negli occhi: c'erano sfumature che riconosceva e altre che erano totalmente nuove, ma vi riconobbe in parte il Charles che conosceva.
L'espressione che fece quando le comunicò che era libero, le fece sciogliere un sorriso sulle labbra, benché increspate.
-Sembra di sì...-
Sentì le membra rilassarsi quando lo vide sorridere ancora; sospirò e non pensò un altro momento. Si avvicinò a lui e gli circondò il busto con le braccia, abbracciandolo fino a sentire il suo profumo familiare e ogni fibra del suo corpo a contatto con quello di Charles. Sentì come un peso scivolarle via dal petto e per qualche secondo si sentì bene, come non stava bene da tempo.
 
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Charles V. Seward
view post Posted on 23/9/2015, 07:01




Con tutta la voglia che aveva avuto di vederla e di stringerla a sé non si aspettava davvero di rimanere fermò quando fu lei ad abbracciarlo. Eppure per un paio di secondi fu così; rimase immobile a guardare lei stessa. Si era fatta ricrescere i capelli, era bella più di quanto potesse ricordare e il suo profumo, che gli tornò addosso in un lampo, lo investì familiare e delizioso. Fu come affondare il viso in un cuscino morbido dopo un'interminabile giornata di fatica. Alzò le braccia fino a raggiungere l'altezza del suo stesso petto con le mani, scostò i capelli di Beth indietro così da liberare il viso e la guardò per qualche attimo. Solo dopo avvolse le spalle di lei, completando quell'abbraccio. Lasciò andare un sospiro silenzioso e accostò le labbra alla tempia di lei.
-Così finirò per illudermi di poterti corteggiare di nuovo..- fece, a voce bassa
 
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Elizabeth Fawcett
view post Posted on 23/9/2015, 18:28




Quel tono le fece chiudere gli occhi per un momento e le provocò un sorrisino a labbra strette, che gli celò, perché ancora stretta a lui; il suo tocco, seppure lieve le fece sobbalzare lo stomaco.
Non gli rispose subito, perché non aveva idea di cosa avesse nella testa in quel momento, ma si sciolse dall'abbraccio quel che bastò per guardarlo; le sembrava assurdo non lo vedesse da un anno! Se lo era immaginato talmente tanto, in tutto quel periodo, che vederselo difronte in quel momento era strano e normale allo stesso tempo.
-Vacci piano, Seward...-
Gli disse alla fine, con mezzo sorrisetto increspato in viso.
Si sciolsero dopo poco dall'abbraccio, così che fossero potuti uscire definitivamente da quel posto, con Charles sotto custodia di Damien.
 
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Charles V. Seward
view post Posted on 23/9/2015, 20:37




Chinò il capo e incassò la risposta di lei con uno sbuffo lieve che gli lasciò l'ombra di un sorriso sulle labbra. Quando ricercò i suoi occhi vi mantenne lo sguardo qualche secondo, prima di parlare.
-Sei entrata di ruolo?- le chiese, curioso di sapere della vita di lei..non la vedeva da così tanto.
Damien tornò verso di loro dopo aver scambiato qualche parola con i due Auror che avevano scortato Charles. Quando ricevette lo sguardo di entrambi fece un cenno rilassato con la mano destra, a confermare la fine della faccenda.
- Hai il primo controllo tra un mese, qui alle 10..- avvertì Charles, probabilmente riferendo ciò che aveva detto con le due reclute poco prima. L'Auror indicò il portone, come per confermare a Charles di poter uscire da sé.
-Appena fuori, qualsiasi focolare va bene. La metropolvere è in una terrina inchiodata al muro. - Dopo aver parlato a Charles, Damien guardò Beth e controllò qualcosa nel suo sguardo
-Vuoi che venga?- le chiese con tranquillità. Non l'avrebbe lasciata sola con Charles se lei non avesse voluto
 
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Elizabeth Fawcett
view post Posted on 23/9/2015, 21:22




Beth prese aria e attese un momento prima di rispondere a Damien e poi sbuffò solo aria fuori dalle labbra; scosse la teste in segno di diniego, con un sorriso per l'amico.
-Va bene-
Gli confermò, poggiandogli una mano su una spalla
-Grazie, Dam...-
Beth lo intendeva davvero, sia per averla portata lì,sia per la domanda che le aveva fatto: quando ci si metteva era un fastidioso rompi scatole, ma agiva sempre da amico fidato.
 
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Charles V. Seward
view post Posted on 23/9/2015, 21:54




Charles rivolse a Damien un cenno di saluto e lo accompagnò a un tacito ringraziamento che gli si lesse nello sguardo. Doveva molto all'amico..se così poteva definirlo. Di certo un altro non si sarebbe preso tanti disturbi per lui, considerando anche la situazione in cui si erano trovati.
Una volta fuori, Charles si pizzicò la base del naso una volta davanti ad uno dei focolari con la metropolvere in mano. Guardò Beth prenderne una manciata e per qualche secondo scordò cosa stava pensando..la guardò e basta. Conosceva a memoria il suo viso affilato, gli occhi grandi, il naso che puntava all'insu, per non parlare delle sue labbra carnose..il fatto era che nonostante questo non riusciva a passargli inosservata la sua bellezza, anche nei gesti più semplici. Quando lei si voltò verso di lui, Charles lanciò un'occhiata ai focolari.
- Ti ricordi quella capanna a Brighton?- chiese senza specificare oltre. Ormai erano passati anni e anni ma Beth non poteva essersi scordata della volta che invece di andare ad un concerto si erano persi la destinazione per via di una pronuncia sbagliata affidata alla metropolvere. Erano finiti in una casupola su una delle spiagge sassose di Brighton e avevano finito per passare la serata da soli davanti a un fuoco acceso a pochi metri dalla riva del mare.
 
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Elizabeth Fawcett
view post Posted on 23/9/2015, 22:29




Beth lo guardò confusa: lei pensava che sarebbero andati dai genitori di lui, da Jonathan o comunque in un posto del genere, non sapeva se era pronta per il tipo di giornata che aveva in mente lui invece. Il cuore cominciò a batterle appena più forte a quel punto.
-E i tuoi?-
era implicito che si ricordasse bene di quella notte con Charles e della capanna: nonostante l'irritazione che aveva accumulato Beth per via di quel concerto e della destinazione sbagliata, aveva passato poi una delle serate più rilassanti e senza pensieri della sua vita, con lui e nessun altro.
La tentava terribilmente l'idea di stare isolata da qualche parte con lui, ma dall'altra parte non sapeva come avrebbe reagito.
 
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Charles V. Seward
view post Posted on 24/9/2015, 02:45




Capì la ragione della risposta di lei ma non poté non rivolgerle un'espressione piatta
- Speravo non pretendessi la presenza dei miei..- ironizzò prima di rilassare lo sguardo, con fare tranquillo di chi rassicura sul fatto che scherzi.
Scrollò le spalle
- Sembra assurdo ma vorrei vedere l'oceano.- non c'era che mare, attorno ad Azkaban..eppure sentiva quel bisogno. Avere Beth con lui tra l'altro avrebbe migliorato di molto le cose, tuttavia sapeva di non essere nella posizione per chiederle nulla.
- Tu che fai, Fawcett?- nel chiederlo avanzò verso l'interno del focolare che gli stava davanti. Ricordava bene la pronuncia sbagliata della località gallese dove quel concerto aveva avuto luogo, dunque sapeva come essere ri-sbalzato nella catapecchia di Brighton. Notò incertezza sul viso di Beth e non volle insistere, anzi sbuffò un sorrisetto
- Comunque tu decida è stato bello vederti..- alzò la mano che teneva la metropolvere e pronunciò con decisione
-Caerfyrddin- era una parola davvero difficile, forse a quel concerto sarebbe stato meglio andarci via passaporta. Fiamme verdi lo avvolsero e in un lampo fu a Brighton, sulla spiaggia di Carfey Den. Uscito dalla catapecchia, che aveva solo il caminetto, di integro, respirò subito l'odore del mare. Chiuse gli occhi, fermandosi davanti alla porta della casupola. La spiaggia di sassi neri era fredda e inospitale, esclusa dal mondo babbano. I pochi che passavano erano chiaramente maghi..gente che portava a spasso il cane o che andava silenziosamente in cerca di Conchiglie Mutaforma.
 
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33 replies since 19/9/2015, 08:52   193 views
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