Hogwarts Gioco di Ruolo

8 ottobre - Riva est

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Sophia H. Berry
view post Posted on 7/7/2015, 10:36




Era freddo ma se non lo fosse stato d'altronde non avrebbe mai trovato l'Algaracchia. Era piuttosto rara come pianta è aveva proprietà stupefacenti per contrastare i dolori articolari e ossei. Tutte le pozioni curative ne avevano una piccola parte. Era una brutta pianta da vedere ma quello che non aveva in aspetto lo aveva in valore. La tenuta che indossava Sophia era aderente e le copriva tutto il busto, le braccia e le gambe. Era una muta incantata per servire da salvagente solo nel caso in cui fosse stata attivata. La faceva sentire piuttosto tranquilla, anche se avrebbe anche potuto semplicemente imparare a nuotare. Hogwarts era quieta e pacifica, vuota dei soliti rumori provocati dagli studenti. Tutto il caos si era spostato ad Hogsmeade per quel giorno. Lei aveva tutto il tempo per andare a raccogliere le alghe che le servivano. Sedette in riva al lago, aveva accanto un sacchetto di velluto con un nastro circolare appuntato alla chiusura e vicino ancora la sua bacchetta. Sciolse i capelli, che caddero da un'acconciatura fermata da diverse forcine per circondarla fino all'altezza dei gomiti in caotiche onde scure. Aveva ancora dei semini e bucce di boccioli vari in mezzo alla chioma; il problema di arredare l'intero ufficio, compreso il soffitto, di pia te era quello. Struccata e a capelli sciolti così com'era, la donna appariva terribilmente pallida e i suoi occhi sembravano più grandi, le facevano apparire il viso allampanato.

Edited by Sophia H. Berry - 7/7/2015, 12:08
 
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Aiden Middlesworth
view post Posted on 7/7/2015, 11:19




Aveva appena mandato un Patronus un po' sbrigativo a Brenda, la curatrice del San Mungo con la quale era uscito per la terza volta pochi giorni prima: avevano fatto un giro a Londra nel momento di rispettive pause dal lavoro. Era stata un'uscita tranquilla e piacevole, ma non aveva suscitato molto altro in Aiden; peccato, perché sembrava una brava ragazza.
In ogni caso l'uomo non voleva pensarci più di tanto, anche perché era leggermente in ritardo. Prese la giacca e accarezzo Amelia, prima di scendere le scale e dirigersi verso il Lago Nero.

Trovò Sophia già sulle rive e già vestita con quella particolare muta galleggiante; aveva la pelle del viso più chiara del solito, ma il suo sorriso e il suo sguardo davano comunque energia al volto.
-Hey, allora fai sul serio-
le disse, con tono scherzoso, mentre si avvicinava ancora al Lago e a lei.
Trattenne per un momento lo sguardo sull'abbigliamento non ordinario e attillato della donna.
-Ah è questa la muta magica di cui mi parlavi-
annuì lui
 
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Sophia H. Berry
view post Posted on 7/7/2015, 11:50




Una voce conosciuta attirò la sua attenzione. Si voltò con una smorfia dovuta alla luce del sole che le dava fastidio agli occhi, da quell'angolazione. Posò il fianco del palmo della mano destra sopra la fronte
- So che pretendi che ci vogliano ali e zampe di leone per fare qualcosa di divertente, ma ti proverò il contrario.- sfidò con teatrale prodezza.
Con altrettanta fierezza si alzò, una volta raccolta la bacchetta, e sorrise raggiante.
-Già! Arrivata ieri dalla Norvegia! Guarda!- si puntò la bacchetta addosso e con energia pronunciò l'incantesimo che attivava la modalità emergenza della muta.
-Inflotus!-
L'aria venne letteralmente creata all'interno della muta che si gonfiò grottescamente dimostrandosi estremamente elastica. Successe così in fretta che Sophia venne sbalzata indietro senza che potesse far niente a parte esclamare un urletto.
Solo mani e piedi, oltre il capo della donna, uscivano da quello che ormai era quasi un pallone gonfio e teso, riverso a terra a pancia in su. Sophia non riusciva a vedere niente solo il cielo e la curva che faceva la muta gonfia. Una risata sincera le esplose dal petto con vivacità.
-Ora capisco perché diceva di non usarla all'esterno- aggiunse continuando a ridere. Dondolò a destra e sinistra. Era comodissima, la parte gonfia d'aria era tra uno strato di muta adeso al suo corpo e quello superiore, più resistente.
 
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Aiden Middlesworth
view post Posted on 7/7/2015, 12:36




Allargò gli occhi chiari e trattenne il respiro, quando lei volò all'indietro; le gambe di Aiden si mossero da sole, veloci verso il punto dove era caduta Sophia. Prima che potesse chiederle qualsiasi cosa, la sentì ridere a crepa pelle e si tranquillizzò. Quando lei pronunciò quella frase e prese poi a dondolare, Aiden non poté trattenere una risata naturale e divertita.
Si accovacciò accanto a Sophia
-Tutto bene?-
Domandò, mentre ancora ridacchiava; subito dopo puntòa bacchetta contro la muta, così da far defluire tutta l'aria in eccesso.
-Decisamente è stato divertente,anche se mi hai spaventato per un momento-
Le disse poi, prendendo spunto da quello che lei aveva detto poco prima di cadere.
 
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Sophia H. Berry
view post Posted on 7/7/2015, 13:01




- Scherzi? È comodissima- rispose allegra. Il sorriso di Aiden era spontaneo e contagioso da guardare, ancora non aveva deciso se le piaceva di più quando era serio o allegro. In entrambi i casi si era trovata a guardarlo e pensare a quanto fosse attraente, che fosse nel condividere una risata o nel guardarlo correggere dei compiti. Fortuna che conosceva qualsiasi incantesimo, perché lei già si era scordata la formula per far tornare normale la muta. Si mise seduta a gambe incrociate, dopo quell'esperienza un po' traumatica. Allungò la destra verso il sacchetto di velluto rosso scuro e passò il laccio attorno al polso per tenerlo a portata di mano. Sospirò e si girò verso Aiden, lo sguardo curioso e vivace
- Allora vieni con me? - gli sorrise
 
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Aiden Middlesworth
view post Posted on 7/7/2015, 13:19




Aiden si sollevò, rimanendo sulle ginocchia: la donna era priva di trucco e se possibile a lui pareva ancora più bella. La sua espressione allegra si incrinò un momento, mentre la guardava, seguendo un pensiero che palesò subito dopo.
-Sì, ma...-
Aiden si avvicinò alla donna, con lo sguardo fisso sulla muta, come a volerla controllare: guardò il tessuto, ne sentì la resistenza con le mani all'altezza delle spalle di lei e continuò a guardare con la fronte appena corrugata l'indumento.
-Sei certa che sia sicuro?-
le domandò
 
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Sophia H. Berry
view post Posted on 7/7/2015, 13:40




- Non saresti stato meglio nei Serpeverde?- rispose lei con un ché di divertito, si riferiva a qualcosa che lui le aveva detto circa una settimana prima.
Controllò che la sacchettina che portava al polso sinistro fosse ancora incantata e quando riuscì ad inserire l'intero braccio sinistro dentro quello spazio che a vedersi non avrebbe contenuto una cioccorana, seppe che era abbastanza.
- mi faresti il testabolla? l'algabranchia mi potrebbe rovinare la muta - chiese ad Aiden, sicuramente più esperto di lei nell'assicurarle un incantesimo testabolla che le avrebbe permesso di respirare sott'acqua per più del tempo che le sarebbe bastato.
 
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Aiden Middlesworth
view post Posted on 7/7/2015, 14:13




Sbuffò un sorriso e annuì a labbra increspate alla frase di lei, come se avesse incassato una battuta ben riuscita.
-Certo!-
si alzò in piedi e porse braccio e mano alla donna gentilmente, così che si alzasse anche lei: la tirò delicato e senza fatica per una mano e poi rimase a guardarla per un secondo di più, una volta in piedi, prima di sorriderle.
-Io non ho una muta, ma ho imparato un incantesimo utile-
le rivelò, mentre la bolla salva aria si creava sulla testa di Sophia.
-Se mi ibernerò immagino che sarai contenta di prenderti cura di Amelia e del Puffagiolo-
disse con un sorriso scherzoso.

L'incantesimo consisteva nel creare una sorta di strato impermeabile tra il corpo e l'acqua, impermeabile e che tratteneva un certo calore. Alla vista appariva come una sorta di gelatina trasparente che seguiva le curve di tutto il corpo: con quello e con la testa bolla non avrebbe dovuto avere alcun problema.
-Lo usano nella pesca subacquea magica: non lo avevo mai sentito prima!-
Aiden si tolse la giacca e rivelò un abbigliamento con il quale era inusuale vederlo: aveva dei semplici pantaloni di una tuta grigi e una maglietta nera a maniche corte: in quel modo l'incantesimo avrebbe aderito meglio al corpo, dando il giusto calore. Anche perché stare a maniche corte con quel freddo non era il massimo.
 
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Sophia H. Berry
view post Posted on 7/7/2015, 14:30




- Perché credi che ti abbia attirato fin qua? - domandò seria, ribattendo immediatamente all'ironia di Aiden.

L'ossigeno dell'incantesimo testabolla era freddo, manteneva le vie respiratorie libere e sane. Tra l'altro si sentiva come una danzatrice araba, quando lo aveva.
Si era appena assicurata che l'acqua non fosse troppo fredda quando si voltò per vedere Aiden effettuare su di sé un incantesimo di impermeabilizzazione e respirazione subacquea. Lì per lì osservò la patina stupita e ammirata, poi si soffermò sul corpo di Aiden e per qualche motivo sentì di dover riempire il silenzio.
-È molto bello..- Non le era venuto in mente di riempire il silenzio con qualcosa di intelligente
-Nel senso, bravi.. I tizi della pesca acquatica..molto utile..- l'acqua era veramente fredda ma quel momento di disagio le diede una grande spinta a immergersi immediatamente in acqua. Se avesse avuto una montagna di sabbia si sarebbe ficcata anche là sotto, ma le bastò il lago.

Attivò le lucine incorporate nella sua muta, generate all'altezza dei polsi delle maniche. Si assicurò di aver ben stretta la bacchetta e cercò di trovare un mezzo equilibrio. Quando era in acqua si muoveva convulsamente, faticava tantissimo per spostarsi, se non altro era determinata. Vide Aiden immergersi a poca distanza da lei e gli rivolse un cenno di saluto.
-Mi senti?- di solito il suono da dentro la testabolla era parecchio ovattato, ma si udiva.
 
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Aiden Middlesworth
view post Posted on 7/7/2015, 19:06




Quando lui si voltò, lei si era già buttata, quindi sorrise, si tolse le scarpe e si avvicinò alla riva; ci pensò solo un attimo e poi si buttò. L'acqua era freddina, ma quell'incantesimo sembrava portentoso!
-Sì, ti sento! Tutto bene?-
Le chiese, per sapere se riusciva a muoversi e nuotare bene. La tuta era attillata e rendeva palesi le curve della donna ed era molto piacevole da guardare, nonostante l'incertezza nel nuoto.
 
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Sophia H. Berry
view post Posted on 7/7/2015, 19:37




Annuì e la bolla che le copriva il viso dalla radice del naso alla mascella seguì ondeggiante quel movimento.
-Ci metto un po' ad andare in immersione ma non cominciare a fare il gentiluomo, se è destino rimarrò qui un'ora a sbracciarmi. - era stranamente entusiasta, di solito non era così ansiosa di andare a cogliere le alghe del lago nero. Come previsto, quando si piego in basso per cominciare a scendere verso le profondità del lago, ci mise un po' a darsi la spinta sufficiente per scendere la distanza che Aiden riuscì a coprire in due bracciate.
- Spilungone- borbottò la donna da dentro la testabolla. I lunghi capelli scuri avevano perso la solita qualità voluminosa e arruffata; la chioma seguiva i movimenti di lei, non dei più aggraziati, mantenendosi lisci e ordinati rispetto all'usuale.
Notò l'Algaracchia poco lontana da loro, ma erano solo le punte, bisognava andare più in fondo per raccogliere segmenti di almeno un metro di lunghezza e a lei l'acqua sembrava sempre più pesante. Era così faticoso muoversi, si sentiva come un cammello sugli scogli. Aiden invece notava molto bene, era come sempre calmo e tranquillo nel riuscire bene in qualcosa.
Lei si prese una pausa, fingendo di usare le luci per guardarsi attorno.
- Vedi quella verde scuro con i dentini rosa? - era davvero brutta da vedere, file di denti storti e irregolari coprivano alghe mezze distrutte, di forma irregolare.
- Non toccare i dentini, lasciano le mani e le braccia come...- ondeggiò le dita, in cerca della parola giusta
-..formicolanti - aggiunse poi
 
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Aiden Middlesworth
view post Posted on 7/7/2015, 21:41




Aiden si fece una breve nuotata nei dintorni, perché si era accorto che aveva osservato solo lei e poco il fondale. L'ambiente era opaco, probabilmente per le sabbie scure e le alghe alte e molto numerose, era inquietante e affascinate al tempo stesso: sembrava pervaso da una calma indescrivibile, ma pareva che qualcosa fosse sempre in agguato.
Quando Sophia lo apostrofò con quell'aggettivo, Aiden sorrise nella bolla, emettendo solo un lieve sbuffo divertito. Ascoltò poi le istruzioni della donna e le fece un cenno di assenso con la testa e si diresse verso le alghe indicate: da vicino sembravano raggrinzite quasi, oltre che pericolose, per via dei denti, invece lei gli aveva accennato che facevano molto bene. Aiden sapeva solo che erano utilizzate in alcune pozioni di cura, ma le aveva viste sempre in una poltiglia tritata e secca, non così in un lago.
Si guardò intorno dopo poco che osservata le alghe, ma non vide Sophia; alzò gli occhi e la vide più in alto, cercare di vincere la forza della muta e dell'acqua, così si avvicinò di nuovo a lei. Senza dire nulla, le prese una mano e nuotò di nuovo più in basso: in quel modo Sophia avrebbe dovuto essere facilitata. Teneva la mano morbida della donna nella sua, ma la sentiva appena sfuggente, così agì d'istinto e intrecciò le loro dita, così che la presa fosse migliore. In quel modo, in effetti, sembrava che le fosse più semplice muoversi.
 
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Sophia H. Berry
view post Posted on 7/7/2015, 22:41




Le sembrava di aver nuotato per chilometri, perché diavolo era sempre nello stesso punto?! Era come se più si sbracciasse per avanzare più si spinge sse indietro in contemporanea, la cosa cominciava a diventare frustrante. Vide riavvicinarsi Aiden grazie alla luce che emanavano entrambi. Non si tirò indietro quando lui le prese la mano ma cercò anzi di farsi forza per spingersi verso il basso. Per poco non si perse la mano dell'uomo quando lui intrecciò le lunghe dita alle sue. La tirò a sé facilitandole notevolmente la discesa. Non passò inosservato il fatto che Aiden non era solo buone maniere e gentilezza, sembrava deciso quando voleva e non faceva pesare in alcun modo l'aiuto che dava. Quando scesero abbastanza sa trovarsi nel mezzo delle varie alghe, si lasciarono la mano. Lei seppe solo una volta interrotto quel contatto, che non le sarebbe dispiaciuto prolungarlo..non era la prima volta che prendeva la mano di un uomo e in genere non ci faceva minimamente caso. Forse era stata la decisione del gesto di lui ad impressionarla, tutto lì.
- Sono tutte innocue..oh! - indicò una delle alghe, rossa e molto più spessa delle altre.
- Quella è la Plenilunia, ci si fanno gli infusi del tè. A me non piace ma..- si strinse nelle spalle, poi agitò un po' le gambe, si direzionò con le braccia e procedette tra i corridoi evanescenti tra le molte alghe. C'erano degli avvicini in lontananza, ma per il momento erano lontani e non si curavano di loro.
- La conosci la leggenda di Yavannah e Ulmo? - dallo sguardo di Aiden notò una mezza idea del riferimento ma sembrava chiederle di più a riguardo.
- La leggenda di Sevenwaters. - precisò confermando che la storia si trattasse di una delle vecchie leggende scritte da un mago irlandese vissuto nel XII secolo.
Sophia si affiancò ad una delle alghe verde scuro con le piccole spine rosa. Erano lugubri e grottesche, ma avevano un loro fascino.
La donna cercò di stare più ferma possibile e recise con precisione una delle alghe con un tocco della bacchetta. Con un altro incantesimo trascinò il fascio di alga nella sacchetta di velluto che aveva al polso.
Gli occhi della donna erano assorti, tranne quando andavano a cercare quelli di Aiden. Sembrava vivace, si vedeva che le storie le piacevano parecchio.
- Ulmo era lo Stregone delle Acque..non aveva l'affetto degli altri Stregoni perché era sempre da solo nel fondo degli abissi, non vedeva mai nessun altro e si abituò alle creature e alle piante dell'acqua, diventarono la sua famiglia. Osservava spesso Nessa, che era la Strega della Musica e pensava bene di starsene nelle grotte di Connach a danzare. - anche a quel tempo, le grotte erano ancora famose nell' Irlanda magica perché l'accesso è coperto da una cascata che fluisce dal basso verso l'alto, all'infinito.
- Si innamorò di lei ma senza poterla chiedere in sposa, perché era già la moglie di Tulkas, lo Stregone Guerriero. Promise comunque a Nessa..sai..la sua devozione, ma lei si lasciò convincere dagli altri Stregoni che Ulmo covasse piani vendicativi o roba del genere contro lei e il marito. Tulkas era il classico muscolose senza pazienza e in un impeto di rabbia distrusse le piante sulla riva del lago Connach per far sapere a Ulmo che se avesse messo piede fuori dalle sue Acque, lo avrebbe ucciso. - sistemò la sesta Algaracchia nella sacchetta, con cura.
-Respirò dell'Aconito biforcuto durante quel casino, è un veleno antipatico, brucia i muscoli. In poco tempo si ammalò e perse le forze senza apparente ragione. Nessa era disperata all'idea di perderlo e un giorno ricevette un fascio di brutte alghe che le irritarono le dita appena le toccò. C'era un messaggio da parte dello Stregone delle Acque di far mangiare le alghe a Tulkas prima che fosse tardi ma l'aspetto non era dei migliori.- Sophia guardò dall'alga tra lei e Aiden allo sguardo di lui.
- Nessa credette fosse un trucco per farla vedova e buttò via l'alga. Tulkas non si riprese più e diventò piu debole di un ragazzino.- Sophia alzò le spalle
- Stupida ochetta..- borbottò riferendosi probabilmente alla Strega della leggenda. Sorrise un attimo dopo, cercando lo sguardo di Aiden. Nonostante non si vedessero bene le labbra di lei, i suoi occhi erano inconfondibilmente sorridenti.
-Comunque ho sempre pensato fosse questa qui, quella della storia..-concluse

Edited by Sophia H. Berry - 9/7/2015, 11:41
 
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Aiden Middlesworth
view post Posted on 9/7/2015, 11:28




Aiden la ascoltò come assorto, non era sicuro se fosse lei a rendere la storia così coinvolgente o il tono ovattato dalla testa bolla: ebbe la risposta quando si accorse di fare attenzione ad ogni suo movimento, alle mani, alle espressioni del viso, alla voce.
Quando lei smise di parlare, lui continuò a guardarla, con un sorrisino in viso. La sua attenzione vacillò, quando l'alga si mosse appena.
-Attenzione!-
Le disse indicando la pianta e avvicinandosi a lei: non poteva sapere che quello era un movimento naturale della pianta, per comprendere cosa avesse intorno e se fosse pericoloso.
 
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Sophia H. Berry
view post Posted on 9/7/2015, 11:55




Si guardò addosso immediatamente quando Aiden la mise in guardia a quel modo e notò che l'alga che ancora non aveva reciso le si era avvicinata e stava per circondarle il polso.
-Oh..beh ha ragione, non le piaccio molto..- d'altra parte non c'era un modo carino di prendere pezzi di una pianta. Fortunatamente, il grado di pericolosità di quell'alga era molto basso. La scarica che passava dai dentini rosa era in grado al massimo di inibire la sensibilità di una ridotta porzione di pelle che toccava..certo che nell'eventualità improbabile di cadere in mezzo ad una colonia arrabbiata di Algheracchie c'era la possibilità di perdere capacità motoria e annegare. Ma era veramente una possibilità remota e tragica.
Sophia sorrise alla premura di Aiden.
-Non è niente di che se punge..è la stessa sensazione di quando ti svegli dopo esserti addormentato su una mano..è.. - aprì e chiuse la mano dopo che ebbe riposto anche l'ultimo frammento di alga.
-Scomoda..- concluse semplice. Rimase qualche secondo in silenzio, con solo il soffocato rumore del lago attorno a loro. Più manteneva lo sguardo in quello dell'uomo e più voleva tenercelo.
-allora..io non so risalire..o mi attacco a te o ci affidiamo tutti e due al pallone gigante, sperando di non riemergere a Hogsmeade..- in effetti lo slancio con cui la muta di Sophia era in grado di gonfiarsi per le emergenze era particolarmente forte, non sapeva dove sarebbe stata sbalzata. D'altra parte non aveva scelta, non aveva la capacità né la forza di spingere gambe e braccia per risalire l'acqua dalla profondità a cui erano.
 
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