Hogwarts Gioco di Ruolo

22 Novembre

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Gaia Athena Carrington
view post Posted on 10/9/2013, 13:34




Hogwarts innevata da ben tre giorni di precipitazioni era sempre uno spettacolo meraviglioso. Un sabato come gli altri, il giorno che Gaia Carrington odiava di più perché gli studenti erano liberi da lezioni e purtroppo più scorrazzanti e rumorosi del solito, per l'interno e l'esterno del castello. risaputo che in questo giorno della settimana la donna rimane barricata nel suo ufficio, protetta dal baccano della giornata di riposo degli studenti.

"Jack Stanley Lupin!!"

Il Patronus in forma di poiana era ben riconoscibile, almeno per Jack che lo aveva visto da quando Gaia l'aveva evocato le prime volte alla pratica di Difesa contro le Arti Oscure al settimo anno di scuola. L'animale, bianco ed incorporeo come fumo si fermò davanti all'uomo, appollaiato sul nulla. Emanava la voce della professoressa di trasfigurazione, in maniera poco più allarmata del normale.
"Tu e le tue bestiacce..ho l'ufficio pieno di Doxy, hai seminato qualche stupido uovo qui?! Sarà meglio che tu venga a darmi una mano!"

Il volatile svanì nel nulla, terminato il messaggio di colei che lo aveva evocato.
 
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Jack Stanley Lupin
view post Posted on 10/9/2013, 14:02




Jack passeggiava da solo nei giardini della scuola quel pomeriggio di un sabato innevato. I lembi della spessa sciarpa di lana gli penzolavano dietro le spalle mentre lui osservava gli studenti divertirsi e distrarsi. Sapeva bene che da qualche parte doveva esserci suo nipote Remus, probabilmente completamente ricoperto di neve dall'amico Barker, l'idea lo fece sorridere. Aveva deciso di incamminarsi verso il castello quando vide con la coda dell'occhio una scia luminosa sfrecciargli intorno per poi fermarsi a mezz'aria davanti a lui. Riconobbe immediatamente il patronus della Carrington ancor prima che questo parlasse con la voce ovattata della professoressa di Trasfigurazione. Quando svanì scoppio in una fragorosa risata prima di proseguire sui suoi passi diretto verso il castello.
Qualche cambio di scala più tardi arrivò nel lungo corridoio che terminava sulla porta dell'ufficio di Gaia, lo percorse tutto e fece per bussare...




 
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Gaia Athena Carrington
view post Posted on 10/9/2013, 14:22




La porta si aprì quasi di scatto, rivelando la figura della donna che Jack conosceva fin troppo bene. Indossava un vestito verde scuro di velluto, le maniche lunghe e il lembo della gonna sino all'altezza delle ginocchia. Le calze dello stesso colore facevano stacco con le scarpe, di un marroncino chiaro quasi beige. Di tutto ciò lui potrebbe aver notato forse solo lo scollo a cuore, o comunque quello che generosamente mette in evidenza.
Priva di trucco, la donna piantò lo sguardo in quello di lui.
"Lo hai fatto apposta, o cosa?"
Si fece da parte aprendo di più la porta, così che Jack potesse entrare. Dritto davanti a loro una patina opaca si stendeva davanti alle tende, partendo dal soffitto per chiudersi sul pavimento. Ogni tanto un piccolo tonfo faceva notare di più la barriera magica che Gaia aveva evocato per evitare che le creaturine vagassero troppo per la stanza e rimanessero localizzate sulle tende. Non sembrava aver preso altri provvedimenti.
La professoressa lanciò uno sguardo alle tende per poi tornare a guardare Jack, alzò le sopracciglia.
"Beh?"

 
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Jack Stanley Lupin
view post Posted on 10/9/2013, 14:44




Entrò nella stanza e buttò malamente sulla prima poltrona che gli capitò sotto tiro sciarpa e cappotto evitando con cura di incrociare lo sguardo stranito della donna.e la sua richiesta di spiegazioni, soffermandosi piuttosto con lo sguardo sul suo decolletè che la scollatura sottolineava.
-Beh, non mi offri un thè?-
Chiese sorridendo e ancorando i pollici sui taschini del panciotto nell'attesa di risposta da parte della donna.


Edited by Jack Stanley Lupin - 10/9/2013, 16:04
 
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Gaia Athena Carrington
view post Posted on 10/9/2013, 18:47




La donna tamburellò un paio di volte le dita sul bordo della porta che ancora stava trattenendo. Tenne le labbra chiuse mentre passava la lingua sulla fila superiore di denti, per poi farla schioccare.
"Sapevo che poteva essere una perdita di tempo. Chiederò a tuo nipote di disinfestare le tende."
Girò il capo da un lato, accennando un sorriso pacato, gli occhi fissi su Jack.
"Ah, te l'ha detto? Il giovane Remus è il mio lacché adesso.." allargò il sorriso, serrando le labbra tra loro e rilassando le palpebre. Chiuse dunque la porta con calma, girandosi poi per attraversare la stanza con qualche passo.
"Mi sono offerta volontaria per fargli scontare una punizione. Direi che gli è andata bene."
Si avvicinò alla sua scrivania, voltandosi poi verso Jack per appoggiarsi al piano di legno. Tenne per un momento lo sguardo nel vuoto
"Podder?" il tono autoritario chiamò una volta sola e in un attimo un sonoro crack fece apparire nella stanza una creatura minuta, magrolina con abbastanza addosso da coprire l'indispensabile.
"Padrona.." solenne, l'elfo domestico fece un inchino perfetto in direzione della donna. Podder notò Jack e apparve neanche troppo sorpreso "Il Signor Lupin.." rivolse dunque anche a lui una cortese forma di saluto.
"..vorrebbe del tè" concluse la Carrington.
L'elfo fece apparire teiera e tazze, perfino un piatto di biscottini. Quelle rimasero a volteggiare in aria, vicino la scrivania.
"E' tutto" tagliò corto lei prima che la creatura rinnovasse il suo inchino e svanisse nel nulla.
 
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Jack Stanley Lupin
view post Posted on 10/9/2013, 20:17




-Lacchè?-
Esclamò Jack con un tono leggermente più acuto del normale che neanche lui sapeva da dove uscisse.
Non sapeva se essere più infastidito dal fatto che Gaia non volesse più il suo aiuto sfruttando invece uno studente, o se il fatto che il suddetto studente fosse suo nipote.
Decise comunque di non cedere oltre alla sua provocazione.
-Scusami cara, ma se un normalissimo studente come Remus è in grado di disinfestare il tuo splendido ufficio non vedo perchè -
*pop* L'elfo Podder lo interruppe materializzandosi con un vassoio con due tazze da tè, una teiera, una zuccheriera ricolma di zollette di zucchero e un piattino con dei dolci che agli occhi di Jack risultarono molto buffi e dall'aspetto alquanto stucchevole, erano composti da due cialde con in mezzo una cremina, coloratissimi. L'elfo porse ai due le rispettive tazze dopo averle riempite, adagiò le restanti stoviglie sulla scrivania e con un altro *pop* scomparve e lasciò i due nuovamente soli.
-Dicevo...-
Riprese Jack prendendo due zollette e cominciando a mescolare il suo tè.
-...se questa disinfestazione è così semplice da poter essere eseguita da un semplice studente tu dovresti essere più che in grado di farcela da sola e, già che ci siamo, non vedo neanche i motivo di disturbare me...- Fece una pausa per soffiare sul tè e approfittando per lanciare un'occhiata sottecchi a Gaia -...o magari hai chiamato me perchè il motivo per diturbarmi era un altro...- Concluse leccando il cucchiaino e poi sorridendo amabilmente per celare la provocazione.
 
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Gaia Athena Carrington
view post Posted on 10/9/2013, 20:33




"Credimi, dovresti ringraziarmi." precisò quando avvertì il tono piccato di lui.
Dato che ormai la tazza per lei c'era, prese anche lei del tè, semplice e senza zucchero.
"Con uno studente posso evitare tanti convenevoli..che pensavo con te fossero superflui." spiegò rialzando il viso dalla sua tazza.
"Fatta con guanti e secchio è fattibile per chiunque..sarebbe buona come punizione" considerò sollevando lo sguardo come per considerare l'idea.
"Ho chiamato te per due ragioni. Primo: non nascono senza motivo dei Doxy nel mio ufficio..quindi vorrei sapere il perché. Secondo, potevi farli sparire prima."
Risponde allo sguardo di Jack e prende un altro sorso di tè senza spostarlo da quello di lui.
"Credevo l'accordo fosse lasciar perdere visti i rischi.." ricordò mentre posava la tazza vuota dietro di lei, sulla superficie della scrivania.
 
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Jack Stanley Lupin
view post Posted on 10/9/2013, 21:41




Effettivamente Jack non aveva idea di come quegli esserini irritanti fossero arrivati nell'ufficio di Gaia, ma immaginava ci potesse essere lo zampino di Barker e magari anche di suo nipote quindi decise di divagare su quel preciso particolare.
-Beh, diciamo che i doxy prediligono gli spazi angusti per deporre le uova e quelle tende non danno l'idea di essere state pulite di recente, comunque posso toglierli senza problemi... -
Agitó la bacchetta con noncuranza e l'alone intorno alle bestiole prese la forma si una sfera che si librava a mezz'aria, le tende si scostarono e con un tonfo la finestra si spalancò, la sfera venne come risucchiata all'esterno e con un altro tonfo finestra e tenda tornarono al loro posto.
-Ora possiamo parlare di quali rischi sei disposta a correre... -
Concluse sorseggiando ancora il suo tè.

 
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Gaia Athena Carrington
view post Posted on 12/9/2013, 07:49




Spostò prima gli occhi poi tutto il viso in direzione delle tende. Le considerò per qualche secondo, mentre Jack liberava la stanza delle creaturine. Tornò dunque su di lui, lo sguardo era tra il torvo e il sospettoso
"Queste tende sono di circa cinquant'anni fa, non sono sporche. Non ci sono cose trascurate, nel mio ufficio." lo corresse ben chiara, prima di fare qualche passo verso le tende scure.
"Rischi, dici?"
Dando le spalle a Jack prese tra le mani la stoffa di quella di destra, soppesandola.
"Chissà se è il caso di allungare di qualche settimana la punizione del piccolo lupacchiotto"
Evidentemente non voleva perdersi la reazione di lui, perciò si era piano girata, lasciando che le dita scivolassero sulla ricca stoffa della tenda per poi lasciarla del tutto.
 
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