| -Volete togliervi di mezzo, per favore? Potrò medicarlo o no? Via, via! Madama Chips si faceva largo tra un gruppetto di studenti, che stavano tutti intorno ad un letto, vuoto fino a pochi attimi prima e cercava di allontanare tutti per avere spazio per medicarlo. Alla seconda imprecazione dell'infermiera, i ragazzi si allontanarono un po' dal letto e si misero tutti raggruppati da una parte, in attesa, mentre grondavano d'acqua dalle divise da Quidditch o da quelle scolastiche: quel giorno si era scatenato un temporale con i fiocchi, le gocce venivano giù copiose e grosse dal cielo, sembrava che avessero la forza di perforarti il cranio. -Che cosa gli è successo?- domandò Madama Chips, al professore che aveva accompagnato il ragazzo in infermeria -Un bolide lo ha colpito- disse prontamente il professore -Lo ha colpito su una spalla e Damien è scivolato dalla scopa...era abbastanza in alto...- Elizabeth Fawcett, il capitano della squadra, diede tutti i dettagli che riusicva a ricordare, perché tra la pioggia scrosciante, la partita in atto e il frastuono degli spalti nessuno era riuscito a seguire tutto quello che era successo. Sembrava preoccupata e allo stesso tempo arrabbiata. -Avete fatto bene a portarlo subito! Ha una clavicola spostata, ha preso anche una bella botta in testa...bè, c'è un po' di lavoro da fare- l'infermiera si rimboccò le maniche e con il suo solito sguardo deciso, si allontanò per andare a prendere bende, pozioni e tutto l'occorrente per curare Damien Barker. Emma guardava la scena preoccupata, i capelli rossicci le ricadevano bagnati e appiccicati lungo il collo e il mantello. Damien aveva fatto una brutta caduta, tanto che aveva perso i sensi e per di più, ora sapeva che lo aveva colpito anche un bolide! -Quel maledetto di Chriss lo ha fatto a posta!- esclamò un altro dei giocatori -Sì! Sembrava che stesse sperimentando un nuovo bowling aereo con Damien come unico birillo!- si lamentò un'altra -Bowling?- -Eh Bowling!...Aaah lascia stare!- Ecco perché Elizabeth doveva essere arrabbiata... -Signorina, per favore, si sposti di qui, vedrà che lo rimetterò in sesto in men che non si dica!- una ragazza in lacrime, fradicia anche lei, si scostò appena dal letto, lasciando andare la mano di Damien, che fino a quel momento stringeva nella sua. Era la sua ragazza e sembrava davvero a pezzi, preoccupata. Emma era scioccata da quella situazione; Damien riusciva sempre ad uscire da ogni guaio incolume, trovava sempre il modo e ora, vederlo su quel letto in infermeria le sembrava strano, quasi che quello fosse un altro dei suoi stupidi scherzi. Appena lo aveva visto steso a terra, con la scopa a metri di distanza, aveva pensato che si sarebbe rialzato subito, non aveva neanche tenuto in considerazione quel risvolto. Madama Chips gli spalmò qualcosa di violetto sul braccio e quello, a contatto con la pelle, scomparve e si assorbì immediatamente. Damien cominciò ad agitarsi nel sonno, poi mugugnò e aprì gli occhi, lentamente. -Si è svegliato!- trillò Gerard, il fratello di Emma, che faceva parte della squadra, e subito tutti si fecero più vicino al letto, per vedere meglio -Suvvia, non stategli così addosso! Signor Barker?- lo chiamò l'infermiera e Damien si portò una mano sulla testa, all'altezza di un taglietto; sembrava più confuso che mai. -Che diavolo è...- stava provando ad alzarsi, ma Madama Chips lo bloccò, facendolo rimettere a letto -Non ci pensare neanche, signor Barker! Devi rimanere a riposo, anche perché tra poco il dolore alle ossa della clavicola aumenterà- gli disse secca -Ah bè...allora riposerò sicuramente- commentò, facendo comparire qualche sorriso sui volti degli amici. Anche Emma sorrise appena, era rincuorata dal sentirlo ironizzare in quel modo -Faccia poco lo spiritoso e beva- l'infermiera gli aveva preparato un bicchiere di un liquido chiaro, ma non sembrava proprio invitante -Ma che mi sono rotto? E' stato quel dannato bolide!- -Si è spostata la clavicola, ragazzo mio, poi sei caduto dalla scopa e questo...- e qui Madama Chips indicò la medicina che stava reggendo in mano -...ti farà sparire i lividi e le ferite, per la clavicola ho già rimediato- Damien bevve, non fu molto piacevole, ma neanche male come si era aspettato. Emma era sollevata e l'aria di ansia che si respirava fino a pochi attimi prima, cominciava a diradarsi...le aveva fatto prendere un colpo...
|