20 Marzo

Era riuscito a farsi fare un permesso dal lavoro per quella mattina.
Non poteva perdersi la seconda prova del torneo tre maghi. Quell'evento lo emozionava sempre..non avrebbe mai partecipato, però.
Quella prova consisteva nel trovarsi faccia a faccia con un ippogrifo praticamente selvaggio. La prova era semplicemente cavalcarlo ma il campione vincitore aveva addirittura volato su esso per qualche secondo.
La gara era stata breve, aveva vinto il ragazzo di Durmstrang. Era riuscito a controllare il suo ippogrifo prima della campionessa di Beaubatons e del campione di Hogwarts.
Presto il preside raccomandò a tutti di lasciare la foresta e i partecipanti cominciarono a sfollare.
Zach stava per andar via quando aveva visto il gruppetto di ragazze in uniforme azzurra che andavano verso la campionessa di Beaubatons, congratulandosi con lei. La ragazza sembrava non aver preso bene la sconfitta.
Zach vide con stupore una sagoma conosciuta. Si avvicinò a Zoe, rimanendo a qualche metro di distanza per non interrompere la conversazione di gruppo.
-Zoe..?- la chiamò sorridente

-Smettila Elizabeth! Sei stata bravissima invece!-
quella ragazza non sapeva mai accontentarsi, aveva quasi cavalcato un'ippogrifo selvaggio e non era soddisfatta...certo avevano perso, ma non del tutto ancora.
-Zoe...?-
Zoe fu sorpresa dal sentirsi chiamare, così si voltò verso la voce e ci mise un po' per rendersi conto che c'era Zach di fronte a lei
-Zach!-
disse con un sorriso, incerta nel pronunciare il suo nome...ma allora frequentava Hogwarts? No impossibile, lavorava da Mielandia, sicuramente era venuto ad assistere
-Sei scapatò da ton lavoro?-
domandò sorridendo

Si era scordato quanto fosse graziosa la sua voce..e anche di quanto fosse carina. CI mise un po' ad articolare una risposta, mentre le compagne di Zoe cominciavano ad accorgersi di lui
-M..ui, volev vuar..la gar.-
spiegò annuendo sorridente

Vedere? Vedere che cosa? Non aveva capito nulla se non quel verbo in tutta quella frase
-Voir que cosà?-
chiese un po' perplessa...non aveva proprio notato quanto i suoi occhi fossero, sì vispi come quelli di un bambino a volte, ma belli davvero.