8 gennaio

-Lezione di Astronomia...vorrei sprofondare nella mia colazione-
non poteva farci niente, non era proprio la sua materia l'astronomia
-Ma dai! Se hai tutte O!-
-Non vuol dire-
Isabel e Beth si diressero insieme sulla torre di astronomia, chissà che cosa avrebbero osservato quel giorno? Isabel sperava nulla di noioso
-Non riesco a tenere gli occhi aperti dal sonno...-
disse all'amica, mentre si stropicciava gli occhi
-Meglio che li tieni chiusi...-
Isabel guardò la ragazza appena confusa e poi osservò il suo sguardo scioccato, diretto verso la cattedra...guardò anche lei e fu talmente spiazzata nel riconoscere Edward che quasi non fece dei versi ad alta voce per la classe...anche Sophie la guardò con sguardo grave, arricciando il naso, Elizabeth era ancora sconvolta, ma mai quanto lei
-Ma magari è venuto sono a fare una comunicazione-
disse Isabel appena agitata
-Sì e per fare una comunicazione ha bisogno di una cartellina, una penna e di quei fogli sparsi sulla cattedra?-
Isabel si sentì stranissima...come si sarebbe dovuta comportare? Sicuramente avrebbe dovuto fare finta di nulla, ma non era proprio semplice...lo vide arrossire anche se ancora non aveva sollevato lo sguardo...Oh per Merlino...

-Lezione di Astronomia...vorrei sprofondare nella mia colazione-
non poteva farci niente, non era proprio la sua materia l'astronomia
-Ma dai! Se hai tutte O!-
-Non vuol dire-
Isabel e Beth si diressero insieme sulla torre di astronomia, chissà che cosa avrebbero osservato quel giorno? Isabel sperava nulla di noioso
-Non riesco a tenere gli occhi aperti dal sonno...-
disse all'amica, mentre si stropicciava gli occhi
-Meglio che li tieni chiusi...-
Isabel guardò la ragazza appena confusa e poi osservò il suo sguardo scioccato, diretto verso la cattedra...guardò anche lei e fu talmente spiazzata nel riconoscere Edward che quasi non fece dei versi ad alta voce per la classe...anche Sophie la guardò con sguardo grave, arricciando il naso, Elizabeth era ancora sconvolta, ma mai quanto lei
-Ma magari è venuto sono a fare una comunicazione-
disse Isabel appena agitata
-Sì e per fare una comunicazione ha bisogno di una cartellina, una penna e di quei fogli sparsi sulla cattedra?-
Isabel si sentì stranissima...come si sarebbe dovuta comportare? Sicuramente avrebbe dovuto fare finta di nulla, ma non era proprio semplice...lo vide arrossire anche se ancora non aveva sollevato lo sguardo...Oh per Merlino...

Era più nervoso che mai. Non solo era la sua prima lezione ma col sesto anno poi! Edward si sistemò sulla cattedra e preparò tutto per la lezione che Rowell gli aveva frettolosamente raccomandato di fare.
Non aveva potuto informare Isabel, era stato tutto così improvviso, Rowell gliel'aveva detto la sera prima e aveva preso il permesso quella mattina stessa.
Non era in classe in quel momento ed Edward pregò che non si presentasse. Invece sentì la porta aprirsi e non osò subito guardare.
Isabel stava sedendo, stordita e scioccata.
-Buongiorno a tutti..- disse guardando la classe incerto
-Mi chiamo Edward Willey, sostituirò il professor Rowell che ha dovuto prendere un permesso per motivi di salute.- esordì
-..ma sta bene.- precisò per tranquillizzarli
Guardò Isabel e indugiò appena sui suoi occhi cerulei
-Non avete avuto alcun avvertimento, mi dispiace- aggiunse prima di distogliere lo sguardo da lei
Procedette con l'appello e alzò lo sguardo su ognuno dei ragazzi per ricordarsi il nome di ognuno. Era piuttosto bravo nel memorizzare, non sarebbe stato troppo difficile se non ci fosse stato solo il nome di Isabel a rimbombargli in testa
-Dunque..avete cominciato da poco le carte celesti. Oggi mi piacerebbe elencare i tipi di carte e le differenze tra esse- disse loro cercando con tutte le forze di concentrarsi
-Qualcuno sa quanti tipi di carte celesti ci sono?- domandò incoraggiante e tranquillo

Pochi giorni prima aveva ripassato quell'argomento proprio con lui, ma non osò parlare, sapeva che la voce le sarebbe venuta meno, era troppo sconvolta ancora
-Sono dieci-
disse la voce vivace di una sua compagna. Isabel la guardò un momento...sembrava felicissima di non avere Rowell di fronte...per quanto la riguardava Rosalie doveva solo stare attenta a non guardarlo troppo con quegli occhi da gatta morta...

Edward storse appena il naso con un sorrisetto tranquillo
-Un po' troppe..- rispose
-..signorina Bailey vero?- aggiunse incerto. La biondina annuì sorridente, dimenticando l'indignazione per aver sbagliato risposta.
Edward sapeva che Isabel conosceva quell'argomento ma la capiva se non prendeva parola.
-è molto più banale. I tipi di carte celesti sono tre- disse mentre si girava verso la lavagna. La sua scrittura apparve in uno scintillante azzurrino. Non gli piaceva affatto il gesso, preferiva di gran lunga scrivere facendo scivolare brevemente la bacchetta davanti alla superficie scura.

Primo tipo:

Secondo Tipo:

Terzo tipo:

Tornò alla cattedra e prese una pila di pergamene che cominciò a distribuire.
-Questo è un modello di Carta Celeste di Primo Tipo.- esordì lasciando una pergamena per banco nella prima fila di ragazzi.
-Sono quelle più semplici perché raffigurano l'intera volta celeste. Spesso le avrete viste in atlanti per esempio..-
lasciò il foglio sul banco di Isabel
-in forma di planisfero o di doppio emisfero- concluse dando il foglio a Beth, accanto a lei.

Isabel tenne lo sguardo sul banco per tutto il tempo che Edward impiegò a distribuire i fogli...le sembrava così strano vederlo a fare lezione...era come se lei vedesse tutto da fuori, da un vetro...
L'espressione socciata di Elizabeth alla vista del foglio fece sorridere Isabel
-Non ti preoccupare, è semplice davvero il primo-
-Grazie, tu hai avuto una spiegazio...va bene, lascio stare le battute per sta mattina-
Isabel fece roteare appena gli occhi, prima di sorriderle appena...tanto valeva seguire la lezione in modo normale e cercare di non distrarsi...cosa molto improbabile.
Isabel allora decide di fare la ragazza matura e sollevò lo sguardo, fissandolo sul professor Edward...quanto era difficile, però doveva farlo, anche per non farlo sentire a disagio.

-Si può pensare che queste siano le migliori ma hanno una pecca non superficiale, secondo voi qual'è?- lo sguardo posò un attimo in quello di Isabel. Finalmente lo guardava anche lei. Il peso che sentiva allo stomaco si alleggerì
-Beh mi sembra un po' troppo superficiale. Ci sono sono le stelle che conoscono tutti- osservò quello che doveva essere Charles Seward. Edward dovette dare uno sguardo al registro per ricordarlo
-Esattamente, signor Seward. Se me lo dice in modo più appropriato farà guadagnare punti alla sua casa.- propose il supplente
- Questo tipo di carte non raggiungono una completezza soddisfacente: essendo carte generali, spesso riportano soltanto le stelle più luminose o quelle visibili ad occhio nudo, più qualche oggetto di natura non stellare.- si corresse mentre Beth gli faceva il verso quasi istintivamente.
-5 punti a Serpeverde- accordò Edward sopra gli applausi dei compagni di Charles
-Che revocherò se non concludete i festeggiamenti..- precisò deciso ma morbido, tanto che i ragazzi smisero di parlare e qualcuno mormorò delle scuse divertite.
-Adesso voglio che segnate quali costellazioni vedete rappresentate.- disse a tutti

Isabel ci mise relativamente poco tempo per scriverle tutte...si ricordava bene quell'argomento e infondo era uno dei più interessanti secondo lei.
Dopo appena cinque minuti Edward sollevò lo sguardo da un foglio sul quale stava scrivendo e ovviamente incontrò gli occhi di Isabel che lo stava guardando da un po' e gli fece un sorrisino, appena accennato...Isabel abbassò il capo e quando lo risollevò stava sorridendo, ma non lo guardò...Edward sapeva che era per lui in ogni caso
-Se qualcuno ha già finito può consegnarmi il suo foglio...leggerli dal posto sarebbe confusionario-
Isabel non stava guardando Edward, ma si sentiva il suo sguardo addosso
-Ma che fai non consegni?-
-No Beth, mi vergogno-
-ma che vuoi che me ne importi? Sbrigati, prima che finisca Charles-
Isabel non fece neanche in tempo a discutere che si trovò in piedi, diretta verso la cattedra...doveva solo lasciare un foglio e basta. Arrivò alla cattedra, pregando che non la guardasse...speranza inutile...
-Lo poggi pure qui, signorina Rocherster-
le disse con un sorriso dolce...Isabel dovette sorridere appena e correre via al suo posto.
-Sei proprio una scema, Elizabeth-
le sussurrò, scuotendo la testa

Edward soffocò un sorriso divertito e addolcito e si passò una mano tra i capelli.
Una ragazza si fermò davanti alla cattedra per qualche attimo, finchè Edward non alzò gli occhi verso di lei
-Professore, dove devo metterlo?- chiese angelicamente
-Lì- rispose tranquillo anche se era piuttosto chiaro dato che era l'unica pila di fogli sulla cattedra
-Hai messo il nome?- chiese per riempire il tempo dato che le ci vollero dieci secondi per mettere il foglio perfettamente il linea con gli altri
-Mh..dovrei controllare- disse lei mentre riprendeva il foglio e con soddisfazione non trovava il suo nome scritto sopra.
-Posso usare la sua penna?- chiese Rosalie con un sorriso, dopo aver affiancato il supplente dietro la cattedra. Edward annuì gentilmente e le porse la lunga penna di aquila, mentre la ragazza si chinava per scrivere il suo nome.
Altri ragazzi portarono i loro fogli mentre Edward si chiedeva quanto tempo ci voleva per scrivere tredici lettere..
La campanella interruppe le parole di Edward, che stava raccomandando gli studenti di andare a cercare le caratteristiche degli altri due tipi di carte e disegnarle per la lezione successiva.
Finalmente Rosalie terminò di scrivere il suo nome e se ne andò, non dopo un altro sorriso.
-Arrivederci..- disse Edward agli studenti mentre stavano uscendo.
Il professore prese i compiti e se li rigirò tra le mani, aspettando che uscissero tutti...non tutti ovviamente.

-Spicciati che hai Orwell e lui non ti sorride in quel modo-
Elizabeth uscì sorridendo dalla classe, mentre guardava divertita l'amica.
Rosalie ci metteva una vita ad uscire e Isabel stava cominciando a spazientirsi...non le era sfuggita la cosa idiota della penna o del nome insomma...
-Arrivederci-
disse alla fine la ragazza, mentre Isabel fingeva di essere occupata a parlare con Sophie, che era rimasta per darle una specie di alibi
-Bene io scappo prima che mi si fermi la crescita-
le disse l'amica a bassa voce e fuggì prima che Isabel potesse picchiarla
-Siamo passati di grado...-
disse ad Edward con un sorriso in viso

Edward sorrise anche se ancora dispiaciuto
-Te l'avrei detto prima ma l'ho saluto solo questa mattina..- si scusò mentre chiudeva la porta.
-Non mi ci vedo molto..- ammise poi con uno sbuffo nervoso.
Passò le braccia attorno ad isabel e la strinse forte a sé, con un sospiro sollevato.
-La tua compagna mi ha rubato la penna..- mormorò poi, scherzosamente mortificato

-Ma non ti preoccupare, sono rimasta solo scioccata all'inizio della lezione, quando ti ho visto entrare-
gli disse, lasciandosi abbracciare finalmente...lo aspettava da tutta la mattinata quell'abbraccio
-Non mi ci vedo molto...-
lo sentì dire
-Ma che dici? Sei perfetto-
gli disse, prima di sentire che la sua penna era stata trafugata
-Quella oca...se continua così potrebbe anche finire male per lei-
disse con tono scherzosamente minaccioso, anche se era realmente infastidita

-Beh, se non ho fatto colpo come professore, ho avuto successo in altro senso- ironizzò Edward prima di stamparle un bacio sulle labbra, arricciate per scherzosa irritazione.
-Hai lezione vero?- chiese con una smorfia sconsolata

-Ah-ah, molto simpatico, davvero-
gli disse, prima di lasciarsi baciare, circondando il suo collo con le braccia
-Hai lezione vero?-
le domandò lui, mentre lei sbuffava scocciata
-Sì purtroppo...con Orwell-
disse, passando di nuovo e labbra sulle sue
-Ma questo pomeriggio, non mi importa quanti compiti dovrai correggere, staremo insieme-
disse scherzosamente tiranna, prima di ridere

-Alla fine non cambia molto se sono professore o assistente..dobbiamo sempre nasconderci- osservò con un'alzata di spalle..
-Anche io ho lezione ora che ci penso- ricordò con un sorriso divertito, mentre la baciava di nuovo.
Si staccò da lei quando sentì dei passi lungo il corridoio. I ragazzi del terzo anno stavano arrivando
-Nel mio ufficio alle 5- le ordinò scherzosamente prima di carezzarle il viso