Remus John Lupin |
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| Remus aveva analizzato quella pagina per 10 lunghi giorni, cercando di non distrarsi dalla scuola e dal quidditch e sottraendo numerose ore al sonno. Aveva provato tutto quello che le sue capacità gli permettevano di attuare, ma aveva paura di osare troppo e distruggere la pagina. Ormai sconfitto decise di chiedere aiuto a qualcuno più esperto di lui e, dopo aver consultato Damien, decise di andare a chiedere a Mumford, professore con il quale aveva stretto una solida amicizia senza però abbattere i loro ruoli. George accettò la sfida e consultò tutti i suoi libri alla ricerca di un incanto che potesse funzionare. Ne provò un centinaio ma nessuno funzionò, decise di chiedere aiuto a Leonard, forse con qualche pozione avrebbe risolto il problema. Remus non aveva idea della scelta di Mumford e ritrovò spiazzato quando Orwell alla fine della lezione pomeridiana gli chiese di fermarsi, fu rapido veloce e conciso. -Stasera alle otto nel mio ufficio Lupin- Non lo guardò neppure un'istante, non aggiunse niente altro prima di uscire dalla classe. Remus non mangiò quella sera, aveva le budella più che attorcigliate, non parlò molto con Damien nè con nessun'altro e con l'amico si giustificò usando la scusa dell'influenza lunare, si chiedeva cosa potesse volere il professore da lui e si chiedeva anche perchè l'idea di andare nel suo ufficio e passare del tempo con lui lo rendeva felice, non riusciva a nascondere di essere elettrizzato. Provò a cercare lo sguardo del professore seduto al tavolo degli insegnanti in fondo alla sala, ma, com'era ovvio non lo incontrò mai. Lo seguì con gli occhi quando si pulì la bocca con il fazzoletto poggiato prima sulle gambe per poi posarlo accanto al suo piatto alzarsi e attraversare a grandi, precise ed eleganti falcate la Sala Grande. Era come se gli occhi di Remus fossero attratti da Orwell come il ferro da una calamita, era tutta colpa della sua incredibile curiosità, lo metteva sempre nei guai. Conoscere un piccolo pezzettino della personalità di Leonard a discapito della fama del prof. Orwell lo aveva incuriosito e attratto terribilmente. Leonard arrivò sulla soglia e non resistette alla tentazione di girarsi, in quell'istante i loro sguardi si incrociarono.
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