Damien e Jethro da Zonko, 16 Febbraio

Jethro seguiva Damien visibilmente stufato, al contrario del suo amico eccitato all'estremo che lo incitava a sbrigarsi.
-Guarda che il negozio rimane lì, mica scappa...-
Lo riprese Remus.
-Conoscendo il propietario non mi meraviglierei se lo facesse!-
Esclamò ridendo Damien.
Jethro roteò gli occhi e continuò a seguire l'amico.
Ben presto si ritrovò nella bottega di scherzi di Zonko.

-Buongiorno!-
esclamò allegro Damien, entrando e trattenendo la porta fino all'arrivo di Remus
-Buongiorno a voi! Desiderate qualcosa in particolare?-
chiese sorridente il negoziante
-No, grazie. Diamo un'occhiata in giro-
rispose lui prima di girarsi verso l'amico, raggiante
-Ora non è più tanto noiosa la visita ad Hogsmeade, eh?-

-Avrei preferito un gran bel boccale di burrobirra, oppure fare il pieno di cioccolata da mielandia...-
Rispose scocciato.
-Uh mamma mia, cos'è? Un dorsorugoso ti ha morso il sedere?-
Commentò il proprietario.
-Non ci faccia caso è un secchioncello...-
Disse Damien.
-Lo vedo bene...-
Continuò il proprietario osservando la spilal da prefetto.
-Se ti interessa qualche scherzo intellettuale vai per di qua, in fondo al corridoio, poi svolta a sinistra...mi raccomando a sinistra, altrimenti ti ritroverai in tutt'altro genere di scherzi...-
-L'artiglieria pesante?-
Chiese Damien con gli occhi lucidi per l'eccitazione.
-Non scherzare ragazzo, quello che hai detto è giusto fino all'ultima lettera...-
Rispose serio il proprietario.
Jethro era sparito nel corridoio ben deciso a girare a destra.

-Sinistra, sinistra!-
cominciò a sussurrare Damien, come un bambino petulante
-Falla finita-
borbottò Jethro, continuando con passo sicuro per la destra. Quando arrivò nella stanza si ritrovò da solo.
Sospirò esasperato e si voltò, vedendo Damien saltellare verso la stanza di sinistra
-Muoviti, fifone-
lo chiamò in un sussurro Damien, ridacchiando

Jethro si guardò intorno...quelli si che erano scherzi intelligenti!
-Fifone ci sarai tu! Vieni qui e guarda...hai presente di quando ti parlavo della resistenza che dovremo attuare? Un paio di questi e il preside dovrà ricostruire il castello...-

Damien osservò gli oggetti con vivo interesse
-Ma sono in vendita?-
chiese eccitato
Jethro lo guardò perplesso
-No eh?-
si rispose da solo l'amico, ridacchiando

-Sinceramente non ne ho idea...-
Rispose il mannaro facendo spallucce.
Gli prese un improvviso giramento di testa e si mise una mano sugli occhi chiudendoli per riprendersi pochi secondi dopo.

-Secondo me dovremmo informarci...siamo maggiorenni dopotutto, potremmo anche...Jethro?-
Damien si fermò una volta giratosi verso l'amico
gli andò incontro fermandosi a poco meno di un passo da lui
-Tutto bene?-
chiese incerto

-Plenilunio...-
Disse semplicemente.
-...è dopo domani...-
Disse guardando l'amico.

-La pozione ti sta aiutando?-
gli chiese guardandolo in apprensione...

-ci avrei dovuto lavorare oggi, ma...-
Commentò sarcastico sorridendo all'amico per fargli capire che non stava poi tanto male.
-...dai era solo un giramento di testa...-

Damien abbassò per un momento lo sguardo, serrando la mascella.
Tornò a guardare Jethro con espressione colpevole...
Era furioso con sè stesso...invece di costringerlo ad uscire poteva pensare di più a lui.
-Ho capito...-
mormorò allontanandosi di qualche passo, dandogli le spalle.
Posò una mano su un vecchio strumento e sospirò, fissando nel vuoto.
Odiava non essere mai utile per il suo migliore amico...era totalmente impotente davanti a quella forza che lo costringeva a soffrire tanto.
..se solo avesse potuto fermarlo. Forse se, durante una di quelle maledette sere, ci fosse stato qualcuno a limitare l'ira del furioso lupo mannaro in lui, Jethro non si sarebbe fatto così tanto male.
Forse sarebbe stato tutto più facile. Non aveva paura...sapeva bene come difendersi e soprattutto aveva qualche idea su come proteggere lui.
-E se il prossimo plenilunio venissi con te?-
chiese in tono serio e posato, maturo.
Girò le spalle per guardare in faccia l'amico

Jethro non afferrò immediatamente, pensò di aver capito male, era sicuro di aver frainteso...
-Come scusa?-
Chiese leggermente nervoso.

-Non creerò problemi!-
si affrettò a dire avvicinandosi, alzando appena le mani
-Farò solo in modo che non ti faccia così male...-
cercò di spiegare in tono incerto, anche se il suo sguardo era determinatissimo

Ok, aveva capito fin troppo bene.
-Damien no...e non ne voglio discutere, no e basta...-
Rispose azzittendo una nuova richiesta del ragazzo.